Domenica, 27 Gennaio 2013 - 02:00 Comunicato 215

Oggi il presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher era ad Innsbruck per la cerimonia
RICORDATO IL 650' DEL PASSAGGIO DEL TIROLO AGLI ASBURGO

Oggi ad Innsbruck il presidente della Provincia autonoma di Trento e della Regione, Alberto Pacher, con il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, ha partecipato alla commemorazione dei 650 anni del passaggio del Tirolo storico dagli omonimi conti agli Asburgo. Prima della cerimonia si è tenuto un breve incontro fra i presidenti Pacher e Dorigatti e il capitano del Tirolo Günther Platter, un'occasione per rafforzare i percorsi di collaborazione e per un confronto sulle misure adottate dai due governi provinciali per affrontare la congiuntura internazionale. "In questo momento siamo concentrati sulle misure economiche - sono state le parole del presidente della Provincia di Trento - in Trentino vi è una situazione migliore rispetto al resto d'Italia, ma vi sono dei segnali che ci preoccupano, ad essere in crisi è soprattutto il settore edile". Il presidente ha quindi evidenziato che: "Stiamo ridefinendo i rapporti fra le nostre due Autonomie, di Trento e di Bolzano , e lo Stato italiano, proprio recentemente abbiamo ricevuto dallo Stato italiano la delega sugli ammortizzatori sociali, ovvero relativa a quelle che possiamo chiamare le politiche di assistenza al lavoro".-

Le autorità si sono quindi trasferite davanti alla Hofburg - il Palazzo imperiale di Innsbruck, per la cerimonia ufficiale, con le delegazioni delle compagnie Schützen e le tre compagnie d'onore, una per ogni provincia, che hanno eseguito la salva (per il Trentino è stata quella di Telve). Quindi la messa in duomo, officiata dal vescovo Manfred Scheuer, a cui sono seguiti gli interventi delle autorità, moderati dall'assessore del Land Tirol Beate Palfrader, presso la Sala dei Giganti della Hofburg.
Il presidente della Repubblica federale austriaca Heinz Fischer, nel suo discorso inaugurale, ha affermato che la storia nella sua alternanza di luci e ombre ha forgiato nel loro carattere i territori dell'odierna Austria, i quali hanno portato a compimento con successo il processo spesso faticoso di costituire un'unica entità: l'odierna Austria. "650 anni rappresentano un lasso di tempo notevole, se all'inizio il legame fra il Tirolo e l'Austria fu semplicemente dinastico, così come la storia dei cinque secoli successivi fu decisa solo da alcune persone, oggi questo territorio è distintivo di una identità regionale importante, chiave per l'integrazione europea", sono state le parole di Fischer, che ha parlato anche del ruolo di tutela dell'Austria verso questi tre territori un tempo unicum regionale.
Alberto Pacher, nella duplice veste di presidente della Provincia autonoma di Trento e della Regione ha voluto ricordare il secolare patrimonio culturale che lega insieme Trentino, Alto Adige e Tirolo austriaco, oggi principale collante dell'Euregio, che è iniziato ben prima del quattordicesimo secolo: "Credo sia una bella circostanza ricordare questo momento storico, proprio nel momento in cui tutta Europa ricorda una delle pagine più nere della propria storia. Siamo qui oggi a parlare di collaborazione, di sinergie, di cooperazione fra le nostre comunità, ed è davvero un segnale importante che stiamo dando all'intera Europa. In molti hanno lavorato, in passato, affinché i nostri territori non fossero visti come una barriera ma come una patria, c'è una strada da seguire a livello europeo, per costruire quella che vogliamo sia sempre di più un'Europa dei popoli e delle regioni e questo lavoro insieme lo abbiamo già strutturato nel corso degli anni. Il mio auspicio - sono state le conclusioni del presidente della Provincia di Trento - è quello che le nostre terre possano crescere sempre di più in pace e in prosperità".
Il capitano del Tirolo Günther Platter nel salutare i presenti, ha messo in rilievo l'ampia rete di contatti che unisce Tirolo, Alto Adige e Trentino all'insegna di una solida collaborazione transfrontaliera. Platter ha quindi affermato che questo momento commemorativo offre anche lo spunto per guardare al futuro nel contesto europeo che costituisce la cornice nella quale tutti i territori del Tirolo storico, riconoscendosi come Euregio, collaborano nuovamente per uno sviluppo comune. "Il futuro ha concluso il capitano del Tirolo - è rappresentato da un'Europa delle Regioni ed è importante che i cittadini europei partecipino a questo processo".
Secondo il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder la divisione del Tirolo avvenuta nel 1918 e l'annessione dell'Alto Adige - Südtirol all'Italia hanno significato la fine solo momentanea del comune percorso storico, mettendo in rilievo che in questi anni tale percorso è stato nuovamente ripreso poiché, grazie all'Europa unita, il confine fra Italia e Austria è sempre meno percettibile e il comune processo di crescita con i territori a Nord e a Est appartenenti al Tirolo storico si sta rinsaldando.
Lo storico Josef Riedmann ha quindi approfondito questa epoca decisiva per la storia del Tirolo. Era il 1363 quando Margherita Maultasch, nipote di Mainardo II conte del Tirolo, rimasta vedova e senza eredi, cedette i propri titoli a Rodolfo IV d'Asburgo. Da allora e per più di cinque secoli un esponente della famiglia asburgica mantenne anche il titolo di conte del Tirolo. Quando gli Asburgo acquisirono il territorio del Tirolo, importante terra di passaggio, poterono collegare i loro possedimenti in Austria con la patria di origine nell'Alto Reno rafforzando sia l'asse nord−sud che l'asse est–ovest. Già durante il regno di Mainardo II, progenitore della futura principessa Margherita "Maultasch", il Land Tirolo era fiorente grazie all'ampliamento delle vie di comunicazione, alla modernizzazione della finanza e dell'amministrazione nonché a una rete di alleanze abilmente tessuta. Gli Asburgo proseguirono su questa scia positiva e rafforzarono sia il ruolo strategico che quello economico del Tirolo.
In quell'epoca furono poste le basi tuttora determinanti per il ruolo di questo territorio nel contesto europeo. Quel lontano evento ha tracciato un segno forte nella storia di Trentino, Alto Adige e Tirolo austriaco: i tre soggetti territoriali, già riuniti ancora nel XII secolo dai conti di Tirolo, gravitarono per secoli nell'orbita austriaca, fino alla prima guerra mondiale. L'esito del conflitto comportò la suddivisione della regione a cavallo delle Alpi, tra il Regno d'Italia e la prima Repubblica austriaca.
Il sovrintendente del "Tiroler Landestheater" Johannes Reitmeier, originario della Baviera, ha quindi delineato gli avvenimenti storici, osservandoli dalla sua prospettiva geografica, dato che anche il suocero di Margarete, l'Imperatore Ludovico il Bavaro, rivendicò il Land situato tra i monti.
La cerimonia si è conclusa solennemente con la prima rappresentazione dell'opera "Sigillum". In occasione di questo anniversario il maestro d'orchestra Hermann Pallhuber ha composto simbolicamente, su incarico del Land, 650 secondi di musica da cerimonia. Il brano per timpani e trombe coniuga imponenti suoni di fanfara con musica medioevale e si conclude con la melodia familiare dell'inno nazionale austriaco.
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