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Il 16 febbraio 2015 è stato approvato il Piano di Tutela delle acque che definisce le azioni da intraprendere per ottenere un livello di qualità "buono" dei corpi idrici che ancora non lo hanno raggiunto. Uno dei provvedimenti attuativi del piano è rappresentato proprio dall'accordo di programma stipulato oggi e che prevede quattro grandi temi sui quali verranno sviluppate le azioni che ciascuna delle parti si impegnerà a mettere in campo: ricerca, controlli, formazione degli operatori agricoli e monitoraggio dei corsi d'acqua. APOT si impegna a fare formazione nei confronti dei propri aderenti, anche in merito alla conversione delle attrezzature per la distribuzione dei fitofarmaci con modelli tecnologici più avanzati. L'attività di ricerca e sperimentazione verrà svolta dalla Fondazione Edmund Mach, nella direzione di sostituire le molecole attualmente utilizzate con altre di più recente introduzione e meno problematiche. La Provincia, attraverso i servizi competenti e l'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente, promuoverà la collaborazione tra le parti e svolgerà i monitoraggi sullo stato di qualità delle acque.
"Quello che sottoscriviamo – ha evidenziato l'assessore Gilmozzi – è un impegno importante nella direzione di migliorare ulteriormente la qualità delle nostre acque. Ma in un campo sensibile come questo vogliamo curare anche con particolare attenzione il tema della comunicazione, perché sia restituita del Trentino un'immagine aderente alla realtà e rispettosa degli sforzi che sono già stati fatti e dell'impegno che è stato messo da tempo in campo per la qualità dell'ambiente". "Il Trentino – ha aggiunto l'assessore Dallapiccola – ha fatto proprie da anni le preoccupazioni in merito alla tutela dell'ambiente e della salute; per questo ha già fatto passi da gigante e le sue esperienze hanno fatto scuola per molti. Rifiuto di accettare che esista un'emergenza in materia di utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura. Esiste invece su questo tema una diffusa sensibilità e l'intenzione è di fare ancora meglio con l'apporto di tutti ed affrontare insieme, in maniera aperta e condivisa, le legittime preoccupazioni di ciascuno per la propria salute e quella dei propri figli". "E' importante – ha evidenziato il presidente Segré – restituire un'immagine precisa dell'agricoltura di questo territorio. Fem su questi temi ha fatto e farà ancora la sua parte". " Noi produttori - ha aggiunto Magnani – abbiamo da tempo preso a cuore il problema e vogliamo fornire il nostro supporto". "Non appena l'Agenzia ha affrontato queste tematiche – ha spiegato inoltre Boschini – ed ha aperto un dialogo con tutti gli operatori del settore, ha trovato piena collaborazione. Va ricordato inoltre che la qualità della gran parte dei corsi d'acqua trentini è buona". "Sono fiduciosa – ha aggiunto Canepel – che con il contributo di tutti i risultati ci saranno". (lr)
Immagini e fotografie a cura dell'Ufficio stampa -