Principio ispiratore per la costituzione di una Rete culturale di valle è la previsione contenuta nella legge sulle attività culturali e nelle Linee guida per le politiche culturali della Provincia di promuovere la gestione associata delle attività culturali in capo ai Comuni sulla Comunità di Valle. Centro fisico di riferimento della rete sarà Casa de Gentili a Sanzeno, individuata come il luogo più idoneo per promuovere la sinergia e collaborazione tra le associazioni culturali nonese nonchè delle realtà giovanili e dei Piani Giovani di zona, e a diventare luogo di coordinamento delle attività che caratterizzano le varie realtà comunali ma anche come "vetrina" per turisti e residenti del patrimonio socio-culturale della Valle di Non. Casa de Gentili diventerà anche sede della Rete delle Dimore gentilizie: un percorso espositivo di tipo multimediale "collegherà" edifici pubblici che hanno conservato la loro fisionomia originale e che sono visitabili (oltre alla stessa Casa de Gentili a Sanzeno, Casa Campia a Revò, Casa Marta a Coredo, Palazzo Moremberg a Sarnonico, Palazzo Assessorile a Cles, Palazzo Grandi a Tuenno, Palazzo Endrici a Don), palazzi nobiliari di notevole interesse storico-artistico di proprietà privata (Palazzo de Concini-Marinelli a Casez, Casa Ziller o Martini a Revò, Casa Depretis a Cagnò, Casa Inama a Fondo) ed anche palazzi nobiliari in decadenza che conservano un grande fascino e meritano un restauro (Casa Betta a Revò, Palazzo Assessorile a Coredo).
Scongiurare il rischio che le memorie collettive proprie della tradizione delle piccole comunità anauni cadano nell'oblio, e la creazione di un punto di riferimento per studiosi, ricercatori e studenti, ma anche semplici turisti o residenti interessati alla storia e alla cultura locali sono invece le esigenze che giustificano l'idea di dare vita al Centro Studi d'Anaunia, che ospiterà un archivio storico e una biblioteca storica contenente tutte le pubblicazioni storiche sulla Valle di Non.
L'intento di valorizzare tutti gli spazi museali, espositivi e didattici di Casa Marta a Coredo, prestigiosa residenza rinascimentale di proprietà comunale, è invece alla base del progetto relativo all'allestimento del "Museo Etnografico della cultura contadina d'Anaunia". Il palazzo, sito nel centro storico e già sede del Museo dei costumi popolari, verrà arricchito con un museo permanente realizzato in collaborazione con l'Assessorato alla cultura della Provincia e la Comunità della Val di Non. Il museo ospiterà una notevole quantità di oggetti e attrezzi utilizzati fino al secondo dopoguerra, ma si propone anche di recuperare oltre 800 nomi dialettali in disuso e un'ingente quantità di immagini storiche. (cz) -