Il comune denominatore del Quarto Matching Day è stato un confronto sui possibili impatti e sulle politiche efficaci per affrontare la trasformazione in corso nel periodo storico particolare che stiamo vivendo che abbiamo al centro la sostenibilità.
Francesca Petrossi, della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ha aperto il primo dei due interventi, con una riflessione sul tema del welfare e dell’economia della saturazione. Da un lato welfare inteso come sviluppo delle competenze attraverso gli strumenti aziendali nuovi adottati in emergenza, che si affiancano a quelli già esistenti; dall’altro la riconversione verso l’economia della saturazione, cioè il riutilizzo, il rimettere in circolo le risorse esistenti e già presenti sul territorio che generano benefici non solo per l’azienda ma per l’intera comunità. Una particolare attenzione, secondo Petrossi, va poi riservata alle donne come una leva strategica all’interno delle aziende.
Al centro del secondo intervento a cura di Fiorella Crespi, direttrice dell’Osservatorio HR Innovation Practice e dell’Osservatorio sullo Smart working del Politecnico di Milano, la nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli scopi, orari e strumenti da utilizzare all’interno dell’azienda ed in particolare il framework dello smart working, inteso non solo come lavoro da casa ma come modalità realmente “smart” di lavoro, anche nella sede dell’azienda, con un approccio non solo emergenziale.
La mattinata è entrata nel vivo dei lavori con Gerardo De Luzenberger, facilitatore e professore presso l'Università degli Studi di Trento, che ha coordinato con il suo team di esperti i due Laboratori sui temi del “Welfare aziendale e territoriale: quali sfide e opportunità dopo la pandemia da covid-19” e “Smart working: quali sfide e opportunità dopo la pandemia da covid-19”. La metodologia di lavoro - l’Open Space Technology - è stato applicato all’interno delle stanze virtuali create sulla piattaforma on line e ha consentito ai partecipanti di proporre e discutere sulle tematiche da loro stessi proposte, lavorando in sottogruppi.
Dal Laboratorio dedicato allo smart working è emersa la necessità del cambio di mentalità e di nuove politiche che prevedano forme di accompagnamento verso le nuove competenze dei lavoratori che tengano conto delle attitudini e delle capacità tecniche/relazionali e dell’importanza di investire in modalità formative che sviluppino empowerment personale e nuovi stili di pensiero.
Il Laboratorio sul welfare e l’economia della saturazione ha invece messo in evidenza quanto è fondamentale continuare a lavorare sulla strada già intrapresa, ampliare il network delle aziende e aggiornare la mappatura del territorio per capire e mettere in luce quali possibilità ancora possano emergere. Tra le proposte, la ricerca e l’evoluzione di nuovi spazi che possano essere diversamente utilizzati, come il co-working o la nascita di nuovi servizi.
Il Maching Day ha riportato al centro la figura del referente aziendale e il suo importante ruolo nel network delle aziende certificate Family Audit, ruolo che necessità di essere ascoltato, aggiornato e valorizzato.