Il mutato quadro sanitario e normativo, conseguente alla pandemia da Covid, ha comportato modalità più onerose, sia in termini di modalità operative che di costi, nello svolgimento delle pulizie degli ambienti di vita e di lavoro, dovendosi rispettare i protocolli e i provvedimenti sulle misure di sicurezza anti contagio. Basti pensare all’intensificazione della sanificazione dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro, delle aree comuni e alla pulizia quotidiana di tutte le superfici toccate più di frequente.
L’amministrazione si è quindi interrogata sull’idoneità, alla luce delle nuove esigenze, delle prestazioni di pulizia che erano descritte nel capitolato speciale di appalto. Anche considerando la necessità di una maggiore flessibilità nell’individuazione delle concrete modalità di svolgimento della prestazione e valutando la prevista durata dei contratti attuativi della convenzione (di 48 mesi) non più coerente con le incertezze legate all’andamento dell’epidemia sanitaria, la Giunta ha ritenuto dunque gli atti della gara non corrispondenti alle mutate esigenze organizzative e che quindi sussista un preciso interesse pubblico alla loro rimozione, anche tenuto conto della necessità di tutelare il diritto alla salute.