
“In tempi di globalizzazione e di forte competizione internazionale per la localizzazione di attività produttive - ha detto a sua volta Ravagni - questo successo è stato possibile grazie agli strumenti e alle strutture per il supporto alla crescita industriale ed all’innovazione disponibili in Trentino. Abbiamo lavorato a stretto contatto con Trentino Sviluppo tutto il 2017 per raggiungere questo traguardo; per noi rappresenta la prima pietra di una fase di espansione che permetterà a Solidpower di produrre qui e vendere nei principali mercati internazionali. Vorrei ringraziare tutte le persone che sono state coinvolte a vario titolo in questo importante progetto sia nelle aziende che nelle istituzioni locali”.
Non si arresta insomma la corsa all’innovazione della multinazionale delle fuel cell Solidpower, insediata a Mezzolombardo nel Business Innovation Centre di Trentino Sviluppo. Dopo l’accordo dello scorso ottobre con il colosso informatico Microsoft per alimentare in maniera pulita ed efficiente i data centre della corporation a Seattle, il gruppo industriale ha siglato oggi una nuova intesa con la Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo finalizzata ad avviare un secondo stabilimento produttivo a Cirè di Pergine Valsugana.
Nata nel 2006 in Trentino, Solidpower è infatti un gruppo in continua espansione, che è passato dai 7 dipendenti degli inizi agli attuali 150, di cui 71 operativi sul territorio provinciale e altri 79 impiegati nelle sedi distaccate di Heinsberg (Germania), Yverdon-les-Bains (Svizzera) e Melbourne (Australia).
L’impresa è titolare di numerosi brevetti ed ha commercializzato il BlueGEN, il micro-cogeneratore con il livello di efficienza elettrica più alto al mondo, alimentato a gas naturale o in futuro bio-metano, e capace, grazie all’utilizzo della tecnologia delle celle a combustibile ceramiche, di ridurre i costi energetici e le emissioni di CO2 di condomini, edifici pubblici e piccole aziende. Ad oggi, in Europa, sono installati oltre 800 BlueGEN, ma l’Osservatorio europeo per la cogenerazione stima che, nei prossimi quindici anni, questo tipo di tecnologia di produzione conoscerà una rapida diffusione e potrà essere applicata al 40% degli impianti residenziali, per un totale di oltre 900 MW di nuova capacità installata solo in Italia.
Una vera e propria transizione energetica in vista della quale Solidpower si sta attrezzando, con un investimento privato di 28 milioni di euro finalizzato ad aumentare di oltre 20 volte la capacità produttiva dell’impresa, passando dagli attuali 1.500 ad oltre 16 mila sistemi prodotti ogni anno.
Lo sviluppo di nuove economie di scala e di progetti di ricerca volti a brevettare nuove soluzioni per una gamma di micro-generatori a maggiore potenza permetterebbero inoltre all’azienda rotaliana di riuscire a coprire il fabbisogno del mercato internazionale, trasformando gli impianti a celle di combustibile in un vero e proprio prodotto di massa, più efficiente e pulito rispetto alle fonti di approvvigionamento energetico tradizionali.
Un progetto ambizioso, per il quale la sede di Mezzolombardo non è abbastanza capiente. Di qui l’accordo con Provincia di Trento e Trentino Sviluppo per l’approntamento di un secondo stabilimento a Cirè di Pergine Valsugana, con una superficie totale di circa 21 mila metri quadrati, di cui 6.580 mq coperti ad uso produttivo e 290 mq di uffici.
Secondo quanto previsto dall’intesa Trentino Sviluppo acquisterà il complesso produttivo, di proprietà di Vetri Speciali Spa permutandolo con un’area di pari valore presso il compendio immobiliare “ex Whirpool” a Spini di Gardolo, dove già ad oggi si trovano gran parte degli spazi produttivi di Vetri Speciali.
Una volta acquisito l’immobile di Ciré la società di sistema provinciale lo darà in locazione a Solidpower, compensando dal canone le spese sostenute dall’impresa per la ristrutturazione dell’immobile e degli impianti tecnologici.
Solidpower dal canto suo, grazie anche al recente ingresso nel capitale della finanziaria industriale Zepin e alla nomina in Consiglio di amministrazione di due rappresentanti del gruppo industriale Renova, si impegnerà ad investire 28 milioni di euro nel triennio 2017-2020: 18,9 milioni per la ristrutturazione del compendio e la realizzazione di una infrastruttura produttiva all’avanguardia, interamente concepita in ottica Industry 4.0. che verrà realizzata dal Gruppo Filippetti attraverso la Società controllata Evolvea, uno tra i più affermati EPC+I a livello italiano. Solidpower ed Evolvea hanno inoltre siglato un accordo di partnership che vedrà Evolvea impegnata a integrare e promuovere le soluzioni e i prodotti dell’azienda trentina nei propri progetti Industry 4.0 presso i più affermati gruppi industriali italiani ed internazionali.
Altri 9,1 milioni saranno poi destinati alle attività di ricerca e sviluppo, che verranno promosse in stretta sinergia con la Fondazione Bruno Kessler e l’Università di Trento. I progetti di ricerca industriale così costruiti potranno beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge provinciale 6/1999 per l’innovazione.
Di grande rilievo anche le ricadute occupazionali: nel giro di tre anni Solidpower raddoppierà infatti il personale operativo in Trentino, passando dagli attuali 71 a 151 addetti, con 19 nuovi posti di lavoro creati già nel 2018. L’impresa aderirà inoltre al programma formativo provinciale Garanzia giovani e, compatibilmente alle esigenze produttive, selezionerà i nuovi dipendenti favorendo l’occupazione giovanile e i lavoratori iscritti nelle liste territoriali di mobilità o comunque residenti in Trentino.
Benefici previsti anche per l’indotto locale, con il coinvolgimento delle aziende del territorio nella fornitura di beni e servizi e con la promozione di nuove collaborazioni e sperimentazioni con le startup insediate negli incubatori tematici di Trentino Sviluppo, Polo Meccatronica e Progetto Manifattura.
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa