«Un accordo davvero nuovo – ha sottolineato Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento - perché mette al centro una partnership tra la Provincia e un’azienda storica della lavorazione del legno, con il quale abbiamo tuttavia voluto ampliare il raggio degli interlocutori coinvolgendo il sistema delle autonomie locali ed una grande azienda industriale della Valsugana. Il legno, quindi, che viene gestito dal bosco, alle lavorazioni tecnologiche fino allo scarto che produce energia».
«Un modello – ha osservato Olivi - con il quale possiamo iniziare a guardare in futuro sempre più al ruolo della Provincia come un acceleratore dei processi di aggregazione e di sistema tra pubblico e privato».
Il settore delle costruzioni mostra una crescente attenzione all’uso di materiali naturali, tra cui il legno, a patto che sia lavorato con elevati standard di qualità e con processi e tecnologie in modo da rispondere in tempi celeri alle nuove sfide dell’edilizia.
Da qui l’esigenza della Battisti di avviare un profondo percorso di rinnovamento: a partire dalla propria dotazione tecnologica fino all’organizzazione aziendale e all’assetto societario che ha visto l’ingresso nella compagine sociale, con il 40% del capitale, di un importante partner industriale: la Nord Legno di S. Nazario (Vicenza), tra i leader del settore con oltre 2,5 milioni di pallets prodotti ogni anno.
L’impresa si è quindi rivolta a Provincia di Trento e Trentino Sviluppo presentando un dettagliato piano di investimenti e dimostrando le positive ricadute della propria riconversione a beneficio dell’intera filiera “foresta/legno” in Bassa Valsugana.
Gli investimenti previsti consentiranno a Battisti di ottimizzare il flusso di lavorazione con operazioni in parallelo, di completare il tipo di prodotti e sottoprodotti ottenibili, quali ad esempio il cippato e di aumentare sensibilmente la produttività grazie all’automazione dei sistemi di carico, scarico e movimentazione, raddoppiando di fatto la capacità produttiva che passerà da 60-70 metri cubi a 120-150 metri cubi sulle 8 ore.
Ma l’intervento si configura anche come snodo trasversale di supporto all’intera filiera “foresta-legno” second i principi dell’economia circolare, in quanto l’impresa Battisti si approvvigiona per circa il 70% del proprio fabbisogno attingendo a legname locale attraverso le aste indette dai Comuni e dalla Camera di Commercio di Trento, impiega squadre di taglio del bosco trentine e conferisce il 100% degli scarti di lavorazione – cippato - all’impianto a biomassa a servizio dell’industria alimentare Menz&Gasser gestito da Novaledo Energia.
In virtù dell’accordo siglato oggi, giovedì 31 maggio, Battisti Srl potrà procedere, attraverso Trentino Sviluppo, all’acquisto di nuovi macchianari per un valore massimo di 1 milione e 200 mila euro, che poi pagherà a rate all’ente pubblico, con l’applicazione di un tasso di interesse di mercato.
A fronte di questo sostegno la Provincia ha chiesto all’impresa il rispetto di alcuni impegni in termini di fatturato e occupazione, con l’obiettivo di arrivare a quota 25 dipendenti entro il 2021, livello occupazionale da mantenere per i successivi sette anni, dando priorità, in accordo con l’Agenzia del Lavoro, ai giovani, alle persone inserite nelle liste di mobilità e ai residenti della Bassa Valsugana. L’impresa Battisti si impegna inoltre ad assicurare una costante attività di ricerca e sviluppo con particolare attenzione al tema della sostenibilità, a gestire gli impianti nel rispetto della qualità della vita e dell’ambiente e a collaborare con gli altri attori della filiera foresta-legno del Trentino.
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa