Questo è l'andamento, degli ultimi anni, delle riduzioni percentuali delle spese discrezionali rispetto alla media 2008-2010: nel 2001 la riduzione è stata del 39%; nel 2012 del 58%; nel 2013 del 67%; nel 2014 del 78%; nel 2015 dell'83% (era previsto che fosse almeno il 70% della media). Nel 2016 la riduzione si confermerà, questa è la previsione, dell'83% rispetto alla media 2008-2010 (le norme prevedono che la riduzione sia almeno dell'80%).
Con il provvedimento adottato oggi sono state confermate le quattro tipologie di spese discrezionali già definite nelle precedenti direttive: spese per incarichi di studio, ricerca e consulenza; spese per incarichi di collaborazione; spese per il funzionamento di comitati e commissioni; spese di comunicazione concernenti: mostre e relative pubblicazioni e attività promozionali; convegni, manifestazioni, pubblicità, iniziative di comunicazione, realizzazione e acquisto di pubblicazioni, anche on line, produzioni audiovisive, progetti grafici. Il Direttore generale della Provincia autonoma di Trento assegnerà ai Dipartimenti i budget complessivi annuali per ogni tipologia di spesa. (lr)