Che rappresentazione danno le produzioni di cinema documentario del conflitto e che stile visuale adottano? Che ruolo ha giocato la televisione pubblica nel raccontare, analizzare e interpretare un evento che ha cambiato la storia di milioni di persone? Quale impatto ha avuto internet nella diffusione di filmati storici e nella circolazione della conoscenza di questo evento transnazionale? Quanto conta la copertina di un libro nella costruzione di memorie e contromemorie della Grande Guerra? Questi i principali interrogativi che giovedì 17 maggio animeranno le due sessioni del convegno dedicate alla “Public History”, oltre a un panel dal titolo “Allestire la Grande Guerra” dedicato ad alcuni percorsi espositivi che si sono messi al servizio della memoria nazionale: in particolare, le mostre allestite a Trento presso Le Gallerie, quelle realizzate al Museo Nazionale del Cinema di Torino e a Palazzo Morando a Milano.
A chiudere una giornata ricca di ospiti, una tavola rotonda sul tema “Le televisioni europee e il Centenario della Grande Guerra” a cui parteciperanno rappresentanti di importanti emittenti televisive italiane, tedesche, francesi, inglesi, serbe e bosniache.
Al termine della tavola rotonda sarà inaugurata la mostra – visitabile fino al 6 gennaio 2019 - “Ferro, fuoco e sangue! Vivere la Grande Guerra” curata da Mauro Passarin, direttore del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza. Un intenso percorso che, attraverso le fotografie di Giuliano Francesconi, ci parla di paura, di fango, di fame, di sete, di freddo, degli orrori vissuti da milioni di uomini scaraventati in prima linea a scoprire un mondo severo e ignoto.
La giornata di sabato 19 maggio sarà dedicata alla trasfigurazione del conflitto nei giochi da tavolo, nei wargame, nei videogiochi e nei fumetti, e si concluderà con "Codice di trincea", un breve gioco in cui i partecipanti, divisi in squadre, si misureranno con la crittografia. L’intento è quello di dare vita a una riflessione sull’utilizzo delle tecnologie di telecomunicazione durante la Grande Guerra.