Tramite l'apposita piattaforma informatica, dal primo aprile 2020 gli operatori economici del Trentino hanno potuto avere accesso alle misure previste nell’ambito del Protocollo d'intesa approvato dalla Giunta il 25 marzo, in particolare le linee di finanziamento e le moratorie sui mutui e i leasing (sospensione di rate oppure rinegoziazione dei mutui in essere).
Queste misure si sono rivelate una boccata di ossigeno per gli operatori economici. Vediamo in sintesi qualche numero. Al 30 settembre 2020 erano pervenute 16.254 domande di moratoria sui mutui per un residuo debito complessivo di circa 2.755 milioni; in questo modo l’importo rimasto nella disponibilità degli operatori economici è stato di circa 300 milioni. Al 4 dicembre scorso, invece, le domande di finanziamento “Plafond Ripresa Trentino” erogate o in corso di erogazione si attestavano a 3.848, per un valore di circa 423 milioni di euro, assorbendo pertanto circa 3,5 milioni di euro di risorse provinciali in termini di contributi in conto interessi.
A seguito della cosiddetta seconda ondata della pandemia, che determina ulteriori effetti negativi anche sull’economia locale, su cui incidono anche gli effetti delle misure di contrasto, la Giunta ha deciso di adottare un nuovo Protocollo bis per sostenere l'economia locale e promuovere la ripresa economica del Trentino.
In sintesi:
FINANZIAMENTI RIPRESA TRENTINO
Vengono resi disponibili anche nel primo semestre del 2021 le linee di finanziamento Ripresa Trentino, a tasso fisso per i primi 24 mesi, per concorrere al fabbisogno di liquidità degli operatori economici legato al perdurare dell’emergenza sanitaria. Sono in particolare previste le medesime tipologie di interventi del Protocollo in
scadenza al 31 dicembre 2020, ma con l’applicazione di tassi massimi ridotti per le linee Banche 3 e FSTAA (0,85% anziché 0,90%). Conseguentemente a tale riduzione, sono stati rivisti anche i tassi legati al contributo provinciale (0,35% anziché 0,40%), per consentire un maggior effetto leva delle misure poste in
essere.
Inoltre, per operare con maggior sinergia con le misure previste a livello nazionale per le piccole e medie imprese, viene incrementato l’importo massimo richiedibile della linea Banche 2 (30.000€ anziché 25.000€) ed estesa la
durata massima della medesima linea (10 anni anziché 6).
L’operatore economico che ha già beneficiato di una linea di finanziamento "Ripresa Trentino" a valere sul Protocollo in scadenza potrà richiedere alle banche un ulteriore finanziamento integrativo - a valere sul Protocollo bis - a completamento dell’importo massimo previsto per ciascuna linea di finanziamento. Anche in tale caso è previsto il contributo provinciale in conto interessi.
La Piattaforma Ripresa Trentino, messa a disposizione per semplificare e velocizzare l’adozione delle misure previste dal Protocollo, verrà opportunamente implementata e le modifiche saranno rese disponibili a partire dal 18 gennaio 2021, ossia dalla data in cui entreranno in vigore le misure previste dal Protocollo. L’avvio delle domande è comunque subordinato all’adesione al Protocollo da parte degli istituti bancari e finanziari.
SOSPENSIONE/RINEGOZIAZIONE
Relativamente al tema moratorie viene recepita la normativa nazionale che estende automaticamente la durata di queste misure. In particolare, si consente agli operatori economici che abbiano fatto richiesta ai sensi del Protocollo in scadenza o che ne facciano specifica richiesta di sospendere il pagamento delle rate di mutui/dei canoni di leasing in essere alla data del 31 gennaio 2020 (optando tra sospensione dell'intera rata o della sola quota capitale) sino al dodicesimo mese dalla data concessione, e comunque, nel rispetto della tempistica e dei limiti massimi consentiti dalla normativa tempo per tempo vigente o dagli accordi tra ABI- Associazione Bancaria Italiana e rappresentanti delle categorie economiche, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario, coerentemente alle disposizioni normative statali intervenute.