Nell’ottobre scorso si è dato avvio, con il previsto kick off meeting all’attuazione del progetto europeo Dialog, che nasce con l’obiettivo di rafforzare l’efficacia, la sostenibilità e la replicabilità delle innovazioni prodotte, grazie al dialogo sociale, nei vari campi di intervento dai diversi Paesi europei. Il progetto, con durata triennale, è iniziato il 1° agosto 2019 e dispone di un budget effettivo pari ad Euro 1.148.995,00.
La Provincia autonoma di Trento, in qualità di ente capofila, assieme ad altre cinque realtà europee, in particolareil Land della Bassa Sassonia (Germania), la Camera di commercio di Vrasta (Bulgaria), la Regione delle Fiandre (Belgio), la Regione di Castiglia la Mancia (Spagna), Il Cantone del Ticino (Svizzera), ha definito e condiviso una tabella di marcia e delle modalità di svolgimento che non possono essere interrotte nemmeno in periodo di emergenza sanitaria.
Lo scorso 5 maggio si è svolta quindi la prima peer review tra i partner e i relativi decisori e attori istituzionali chiamati a proporre e discutere i casi di studio individuati quali pratiche significative nell’ambito del dialogo sociale, a supporto dello sviluppo e della coesione territoriale. Il meeting ha coinvolto circa 50 persone attraverso una web conference. L’evento è stato organizzato dalla Provincia autonoma assieme ai rappresentanti delle parti economiche e sociali trentine. Sono state queste ultime, infatti, a presentare i casi di studio locali e le buone pratiche individuate. Il coinvolgimento dei portatori di interessi locali risulta del resto fondamentale per le finalità del progetto perché sono proprio queste le parti attive del dialogo e dell’innovazione sociale. Il fine ultimo è quello di selezionare, standardizzare e modellizzare delle pratiche di eccellenza trasferibili e replicabili negli altri Stati europei.
Durante la web peer review meeting sono presentati dagli stakeholders locali le seguenti buone pratiche:
- “Strategia nazionale Aree Interne – il caso del Tesino” – presentato da Flavio Marchetti - funzionario presso il Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento. Si tratta di una strategia con la quale si vuol trovare una soluzione per rilanciare le aree periferiche del territorio provinciale nelle quali si sta assistendo a un lento spopolamento;
- “Procedure negoziali - Interventi della Provincia per il sostegno dell'economia e della nuova imprenditorialità locale, femminile e giovanile”, presentate da Andrea Groselli – segretario generale della CGIL Trentino. Una misura volta ad erogare contributi alle imprese per rafforzare l’economia e aumentare l’occupazione.
- “Fondo di solidarietà Trentino” presentato di nuovo da Grosselli. Questo strumento ha come finalità di garantire un sostegno al reddito e una formazione continua ai lavoratori e supportare le aziende nei settori che presentano una stagionalità lavorativa;
- “Piattaforma digitale per lo sviluppo e la gestione di reti locali di welfare territoriale” presentato da Iva Daoli, in qualità di rappresentate della Federazione Trentina della Cooperazione. Parliamo qui di una piattaforma welfare dove l’innovazione e il territorio si incontrano con la finalità di creare un ecosistema socio-economico in grado di generare nuovi servizi ad alto valore sociale;
- “Study visits in Trentino” presentato da Davide Cardella Vice Direttore di ASAT – Associazione albergatori e imprese turistiche del Trentino. Il settore turistico è di vitale importanza per il Trentino, e in questa pratica ASAT ha mostrato come le scuole, i parchi naturali e il settore alberghiero possano interagire valorizzando e promuovendo il territorio;
La presentazione e discussione tra partners ha dato modo di rilevare gli aspetti positivi e negativi delle buone pratiche individuate e rappresenta una prima occasione di dialogo diretto tra i diversi portatori di interessi coinvolti in sede progettuale.
L’Autorità di gestione del Progetto (la Francia) e la Commissione Europea si sono sin d’ora dichiarate particolarmente interessate ai risultati, anche per valorizzarne i metodi e gli elementi costitutivi in sede di negoziazione della prossima programmazione europea.