Il vicepresidente Olivi ha evidenziato che “Coniugare partecipazione e rappresentanza è una delle grandi sfide di questi tempi. L’Autonomia non può e non deve essere qualcosa di divisivo. Possono esserlo le soluzioni nei diversi campi di applicazione, ma serve precostituire un terreno comune di significato dell’autonomia. Per troppo tempo abbiamo rinunciato all’idea che Autonomia sia responsabilità, innovazione e visione progettuale”.
Il presidente Dorigatti ha sottolineato come in Trentino “stiamo guardando ad una Autonomia regionalista e aperta. In questi sei mesi di partecipazione dovremmo coinvolgere tutti, a partire dai giovani, e ragionare con loro sull’Autonomia”.
Il documento "Indicazioni per la riforma dello Statuto di autonomia" individua otto ambiti tematici ritenuti di maggiore interesse ed importanza per la riforma dello Statuto. Gli ambiti tematici sono: I fondamenti dell’autonomia speciale; Province autonome e Regione: ruoli, funzioni e rapporti; Le minoranze linguistiche; Comuni, forme associative e rappresentanza; Ambiti e competenze di autonomia, partecipazione alle decisioni dello Stato e dell’Unione europea; Forma di governo; Democrazia diretta, partecipazione dei cittadini e buona amministrazione; Risorse e vincoli finanziari.
Gli appuntamenti previsti per accompagnare la fase partecipativa, in attuazione della legge provinciale 2 febbraio 2016 n. 1, prevedono: audizioni, incontri sui territori e laboratori dell’autonomia. Obiettivo della fase partecipativa è raccogliere proposte, commenti, valutazioni da parte di cittadini, enti pubblici, associazioni e organizzazioni interessati a dare suggerimenti su come cambiare lo Statuto per coltivare l'autonomia del Trentino - Alto Adige/Südtirol. Per partecipare basta iscriversi e accedere a iopartecipo, a partire da marzo, dal sito della riforma dello Statuto (www.riformastatuto.tn.it), dove è disponibile anche il documento preliminare.