Il soprintendente Marzatico ha sottolineato l'importanza di partecipare con altri partner di alto spessore scientifico a livello europeo ad un progetto innovativo rispetto alla funzione del patrimonio culturale del nostro territorio. L'applicazione e l'utilizzo di nuove metodologie permetteranno di valorizzare e far conoscere questo museo diffuso che sta sotto i nostri piedi piuttosto che davanti ai nostri occhi e di aumentarne l'attrattività e la fruizione da parte del pubblico. Per chi fosse interessato, è stato formulato l’invito a partecipare alla Conferenza internazionale degli stakeholder che si terrà il 27 e 28 novembre a Dresda.
Obiettivo principale di VirtualArch è di elaborare strategie transnazionali per la documentazione del patrimonio archeologico tramite tecnologie innovative con fini di ricerca e tutela, ma anche di valorizzazione economica attraverso lo sviluppo di pratiche di turismo sostenibile. Nello specifico, per la parte trentina, il progetto si concentrerà sulla valorizzazione delle miniere di argento medievali e moderne del Calisio, garantendone la tutela, ma allo stesso tempo valorizzandole come realtà importante che integra e caratterizza l'offerta culturale e turistica del territorio. È prevista la realizzazione di percorsi tematici, la ricostruzione in 3D di una miniera, la creazione di contenuti multimediali.
“VirtualArch – Visualizzare per valorizzare – Per un migliore utilizzo del patrimonio archeologico nascosto nell’Europa centrale 2014-2020” è un progetto di cooperazione transnazionale nell’ambito del Programma Interreg Central Europe, finanziato dall’Unione Europea. Capofila è la Soprintendenza archeologica della Sassonia (Germania) che ha coinvolto per l'Italia, oltre all’Ufficio beni archeologici, anche la Fondazione Bruno Kessler. Vi partecipano inoltre il Museo di Storia Naturale di Vienna, il Dipartimento di archeologia dell'Università Niccolò Copernico di Torun (Polonia), l'Istituto di archeologia dell'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca di Praga, l'Istituto per la protezione del patrimonio culturale della Slovenia, il Centro di archeologia preventiva di Ljubljana, l'Accademia slovacca delle Scienze, l'Istituto di archeologia di Nitra (Slovacchia), il Comune di Puck (Polonia) e la Città di Zara (Croazia). La collaborazione, iniziata con un primo incontro a Praga nel luglio scorso, si concluderà a giugno 2020. Il budget previsto ammonta a 2.103.000 euro, dei quali 178.000 sono assegnati alla Soprintendenza trentina, co-finanziati per l’80% dal FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e per il 20% dallo Stato italiano.
Per maggiori informazioni è consultabile il sito http://www.interreg-central.eu/Content.Node/VirtualArch.html
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia