Nata a Roma il 5 Settembre 1934, Sofia Corradi è l’ideatrice del modello di esperienza interculturale che ha portato alla realizzazione del Programma Erasmus. Lanciato ufficialmente dall’Unione Europea nel 1987, il programma ha permesso a migliaia di studenti universitari di fare esperienze di studio presso atenei diversi da quello di appartenenza e di conoscere la cultura dei paesi ospitanti, tessendo nel contempo importanti relazioni con altri studenti provenienti dai diversi paesi europei.
Per questo motivo nella nota di invito si auspica che chi ha vissuto in prima persona quell’esperienza, che per molti ha significato una crescita personale e professionale, partecipi alla cerimonia, anche per offrire una testimonianza di quanto vissuto e per ringraziare la professoressa.
Sofia Corradi vanta una importante carriera accademica che l’ha vista impegnata in Italia e all’estero. Fino al 2004 è stata professore ordinario di Educazione degli adulti nel Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi Statale “Roma Tre”, dove è stata anche direttore del “Laboratorio di Educazione Permanente” e del “Corso di Perfezionamento in Teoria e Prassi dell’Educazione degli Adulti”.
Quella di quest’anno è l’ottava edizione del premio internazionale Alcide De Gasperi, intitolato ai "Costruttori d'Europa". Il premio, istituito dalla Provincia autonoma di Trento nel 2004, ha cadenza biennale.
La lettera del presidente Ugo Rossi e del rettore Paolo Collini
Premio De Gasperi a Sofia Corradi, gli studenti “Erasmus” invitati a partecipare
Gli studenti “Erasmus” dell’Università degli Studi di Trento sono invitati a partecipare alla cerimonia di conferimento alla professoressa Sofia Corradi del Premio De Gasperi 2018. Si terrà il prossimo 5 settembre, a Trento, alle ore 17.00, presso la Sala Depero del palazzo della Provincia autonoma di Trento, in piazza Dante 15. La lettera di invito è stata firmata dal presidente Ugo Rossi e dal rettore Paolo Collini. “Vorremmo che il conferimento del premio alla professoressa Corradi – sottolinea il presidente Ugo Rossi – fosse l’occasione per condividere un momento di gioia con chi ha vissuto direttamente una delle esperienze più importanti di un’Europa che invece di alzare muri ha costruito relazioni favorendo lo scambio di idee e di saperi”.