Il Centro sanitario San Giovanni non è classificato come ospedale bensì come struttura territoriale e pertanto, come per tutte le altre strutture territoriali dell’Apss, nel rispetto delle linee guida aziendali per la riapertura delle attività ambulatoriali, è stato organizzato un presidio all'entrata al fine di controllare che l'utenza, al momento dell'accesso, indossi la mascherina e proceda alla sanificazione delle mani.
Il triage, non si è mai eseguito nell’atrio di ingresso, ma nei poliambulatori da personale sanitario che, in caso di necessità invia la persona alla struttura più idonea per la presa in carico. Nel contempo per quanto riguarda l’accesso durante l’orario dei prelievi, il personale sanitario e tecnico a turno, garantisce un afflusso regolato, nel rispetto del distanziamento sociale. È stato inoltre previsto un percorso distinto di entrata e di uscita per i cittadini che accedono al Centro sanitario per visite o esami del sangue oltre a quello già previsto per la sezione Covid.
In merito alla commistione negli spogliatoi del personale addetto all’area Covid con altro personale sanitario si precisa che prima di iniziare il turno tutto il personale accede agli spogliatoi per cambiare gli abiti civili e indossare la divisa. Successivamente il personale dell’area Covid, prima di entrare nell’area, indossa i Dpi che, a fine turno, verranno tolti in zona filtro lasciando i vestiti contaminati fuori dal percorso “pulito” della struttura. Inoltre il personale dedicato all’assitenza dei pazienti Covid non accede alla mensa ma fruisce del pasto al piano.
Per quanto riguarda i contagi degli gli operatori sanitari della struttura su 41 sottoposti a indagine 2 sono risultati positivi al Covid-19.
Preme evidenziare altresì che il Centro sanitario San Giovanni di Mezzolombardo dal 1° gennaio di quest’anno ha una figura di riferimento sia a livello di organizzazione sanitaria sia di gestione della struttura che il direttore generale Apss ha identificato nel dottor Giorgio De Vigili.