
“Siamo consapevoli – ha aggiunto il presidente della Giunta provinciale - che il servizio postale, ben oltre i numeri, di cui comunque devono tener conto le società, anche quelle pubbliche, rappresenta per le comunità, soprattutto le più periferiche o più piccole, un punto di riferimento molto importante. E’ un patrimonio che non si può perdere, soprattutto a fronte del progressivo invecchiamento della popolazione e dell’ancora presente divario tecnologico all’interno della nostra società. Non si può pensare che tutti possano fruire di servizi importanti attraverso il computer. Serve la presenza di operatori e spazi fisici in cui i cittadini si sentano seguiti e accompagnati nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, con le aziende, con le altre persone. Anche questa è coesione, anche questo è fare comunità. Semmai è sulle modalità di erogazione dei servizi che ci si può confrontare, pensando a forme nuove e nuove sinergie. Su questo punto siamo aperti alle proposte e siamo pronti a confrontarci con Poste Italiane, coinvolgendo i territori interessati”.