
Già nel luglio 2014 l'assemblea dei soci delle due società aveva proceduto al rinnovo dei rispettivi Cda secondo le indicazioni del socio di maggioranza Provincia e delle intese con i Comuni soci, con la costituzione di un Consiglio d'amministrazione unico per le società per azioni Trentino Trasporti e Trentino Trasporti Esercizio", "unicità dei componenti" dei due Consigli di amministrazione che valeva, oltre che a consentire una razionalizzazione dei costi di amministrazione, a rafforzare una visione di contesto tra le stesse. La scelta di due distinti consigli di amministrazione ma entrambi costituiti dai medesimi componenti rientrava nella direzione della razionalizzazione e del risparmio di spesa: sintomatico il fatto che il numero di amministratori dell'anno 2002 di Atesina era di 7 (compreso il Presidente) e per Ferrovia Trento Malè di ulteriori 7 (compreso il Presidente), ovvero un totale di 14, con un costo a bilancio di 230.156 euro, ma spesa analoga e pure superiore si ebbe in tutti gli esercizi seguenti.
Con la deliberazione ultima, la Giunta provinciale ha semplicemente previsto che, a parità di spesa, "per quanto riguarda le società in cui il valore della produzione superi i 50 milioni di euro di valore annuo, tale da giustificare per dimensioni un apporto differenziato di tipo specialistico di singoli amministratori pure non muniti di delega, il compenso degli stessi consiglieri può essere rideterminato prevedendo, per uno o più di essi, un incremento di compenso individuale sino a massimo di 3 (tre) volte il limite individuale, fermi restando i limiti massimi complessivi di remunerazione degli organi societari (comprensivi di deleghe ed emolumenti) previsti dalla suddetta deliberazione n. 787 del 2018 e i costi complessivi sostenuti negli anni precedenti per la remunerazione degli organi delle società nascenti da fusione (nuove società o società incorporanti nell’ambito di processi di fusione mediante incorporazione con un valore della di produzione “consolidato” ad esito della fusione stessa superiore a 50 milioni di euro).”
Nessun aumento dunque, solo una maggiore flessibilità interna, dentro limiti complessivi che non mutano, il tutto all'interno di un percorso che come evidenziato anche nelle allegate tabelle, esprime in modo evidente la traiettoria di risparmio posta in essere in questa legislatura.
In allegato: tabelle