Il bando, a fronte di una spesa che dovrà essere superiore a 1,5 milioni di euro, vede un finanziamento provinciale di 1 milione di euro. I progetti saranno valutati anche in fase due dal Comitato per la ricerca e l'innovazione con l'apporto di esperti esterni, individuati da HIT e Trentino Sviluppo Spa. I criteri che saranno valutati nella scelta della progetto di trasferimento tecnlogico saranno l'eccellenza, l'impatto e la realizzazione del progetto, come meglio definiti nella deliberazione della Giunta Provinciale n. 933 del 3 luglio 2020.
La piattaforma dovrà avere caratteristiche volte a minimizzare l'impatto ambientale, garantire la tracciabilità delle merci, prevedere soluzioni smart di logistica dell'ultimo miglio, garantire sicurezza e privacy, nonché l'usabilità e l'inclusività per gli utenti.
"Una componente importante del bando riguarda l'innovazione. Per questo in questa seconda fase - spiega l'assessore Spinelli - è previsto il coinvolgimento di un organismo di ricerca come università, fondazioni o istituti di ricerca. Crediamo che questa sia l'occasione per far crescere, più in generale, il nostro sistema economico dal punto di vista elettronico e digitale".
Una volta concluso il processo di selezione - con la scelta del progetto vincitore - sarà stipulato un accordo negoziale tra il gruppo di imprese e l'Assessorato allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, previa consultazione delle Organizzazioni Sindacali, che andrà a definire aspetti quali la realizzazione dell’iniziativa, il radicamento territoriale, l'occupazione e formazione, con particolare riferimento all'inserimento di occupazione giovanile o alla formazione di giovani anche attraverso l'utilizzo del programma "Garanzia giovani" o di altri strumenti a disposizione dell'Amministrazione, le condizioni economico-finanziarie e fiscali, la collaborazione con enti, istituzioni o altre imprese del territorio, con particolare riguardo a progetti di filiera e di cluster ritenuti strategici o a progetti di promozione e sviluppo dell'economia solidale e della responsabilità sociale delle imprese ed infine gli accordi integrativi aziendali migliorativi della qualità del lavoro.