“Credo - questo il commento dell'assessore Zeni - che sia un motivo di soddisfazione per tutti costatare come OMS-Europa abbia considerato il lavoro di costruzione partecipata del Piano per la salute del Trentino un esempio di buona prassi nello sviluppo di strumenti di guida delle politiche di promozione della salute”.
L’assessore Zeni ha partecipato come relatore al convegno annuale della Rete delle regioni (Regions for Health Network, RHN) dell'Oms che si sta svolgendo (22 e 23 settembre) a Kaunas in Lituania. All'appuntamento hanno partecipato numerose autorità e molti esperti di sanità pubblica di 28 regioni europee, per discutere come promuovere meglio la salute, integrare le politiche e i servizi sanitari e sociali, difendere l’integrità ambientale e aumentare l’equità sociale, con particolare riguardo alla riduzione delle disuguaglianze.
Tutte le riflessioni sono state sviluppate dal punto di vista delle realtà locali, per approfondire le potenzialità dell’agire a livello subnazionale a favore della salute e dell’ambiente; anche per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile approvati l’anno scorso dalle Nazioni Unite. La dottoressa Zsuzsanna Jakab direttrice "Who-Oms" per l'europa ha avuto modo di sottolineare come il Piano per la salute trentino sia un esempio avanzato di come a livello politico locale si possano fare propri e perseguire gli obiettivi della strategia "Health 2020".
Il Trentino partecipa attivamente alla Regions for Health Network a partire dal 2012 ed è rappresentato anche nel comitato di gestione della Rete attraverso la presenza del dottor Pirous Fateh-Moghadam dell’Osservatorio per la salute del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia. “Quello che ha interessato particolarmente l’OMS della nostra esperienza di costruzione del Piano - spiega Fateh-Moghadam da Kaunas - è la sua costruzione partecipata, che abbiamo potuto realizzare anche grazie alla collaborazione con l’Unità di missione strategica per la trasparenza e la partecipazione della Provincia”.
In altre parole se il Dipartimento salute e solidarietà sociale è riuscito a predisporre un Piano salute di buona qualità che ha suscitato l’interesse anche dell’OMS è grazie ai numerosi contributi ricevuti da tutti i settori della società trentina e alla capacità di integrarli nel Piano. “Vorrei – ha aggiunto l'assessore Zeni - ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo lavoro, con interventi, critiche e commenti durante le discussioni e assemblee, e attraverso l’invio di documenti e proposte scritte sulla piattaforma internet dedicata”.
La Giunta provinciale ha approvato il Piano per la salute del Trentino il 18 dicembre 2015, dopo il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali e l’approvazione della Quarta Commissione del Consiglio provinciale.
Il Piano per la salute è il risultato, come detto, di un processo partecipativo avviato a novembre 2014. Alla consultazione pubblica hanno partecipato sia gli addetti ai lavori che la cittadinanza.
Tra la prima e la seconda fase di consultazione sono arrivati oltre 1200 tra proposte e commenti; di questi circa due terzi sono stati integrati nel documento finale. "Ora - conclude Zeni - stiamo avviando le fasi di attuazione operativa del piano, ciò rappresenta una nuova sfida su cui confrontarsi. L'obiettivo è sviluppare politiche per la salute trasversali ai diversi settori, capaci di migliorare il contesto e i comportamenti delle persone. Soltanto così potremo avere nei prossimi anni una popolazione più in salute, con una migliore qualità della vita e una minore incidenza di malattie e cronicità". (lr)
Per approfondire
In allegato le foto con Rebecca Evans, ministro per i servizi sociali e la salute pubblica del Galles, e con Zsuzsanna Jakab