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Strutturata in un percorso temporale e tematico, la mostra intende ringraziare tutte le persone che in questi anni hanno contribuito a realizzare il Museo Ladino, non solo dedicando il loro tempo, ma soprattutto impiegando gran passione e amore per il mantenimento e la diffusione della cultura ladina. E il dialogo con il visitatore continua fino al termine del percorso, che si conclude con la proiezione del video “Volti e voci del Museo” - un mosaico di persone che raccontano cosa signifchi essere e sentirsi ladini oggi – e, accanto ad esso, uno spazio aperto, come un continuo cantiere, con l’invito a lasciare un messaggio e nuove ispirazioni per il futuro del Museo. Una visione complessiva di quello che è stato, che è e che sarà il Museo ladino di Fassa, fatta di condivisione e interazione, in linea con la campagna celebrativa “mia majon, mia storia, mia parlèda” perché l’Istituto culturale ladino anche attraverso il Museo, continui a perseguire con rispetto e dedizione il prezioso compito di salvaguardia ma, al tempo stesso, si apra ancor più alla popolazione, per fare in modo che ognuno possa considerare propria la realtà che che questa istituzione rappresenta.