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Il 2017 sarà in questo senso un anno decisivo, con l'arrivo dell'assegno unico familiare. Ma secondo Olivi bisogna guardare anche più avanti. Ad esempio alla necessità di favorire un ricambio nel tessuto imprenditoriale, pur senza smettere di sostenere le attività già esistenti. A questo puntano le misure in favore della nuova imprenditorialità, soprattutto di giovani, che hanno già generato più di 500 progetti e proposte, l'87% delle quali avanzate da persone sotto i 35 anni. "Bisogna dare ai giovani, ma anche alle donne, la possibilità di provarci", ha sottolineato Olivi. Ma Autonomia significa in primo luogo responsabilità: il vicepresidente ha richiamato a questo proposito l'importanza della partita che si sta giocando a Roma sulle nuove deleghe in materia fiscale, per mettere il Trentino nella condizione di gestire sempre più autonomamente le leve del proprio sviluppo.
Molte anche le domande del pubblico, che hanno sottolineato fra l'altro la necessità, particolarmente avvertita dalle piccole imprese, di una semplificazione degli oneri burocratici, nonché i problemi legati all'accesso al credito. Si è parlato infine del ruolo del commercio per rivitalizzare i centri storici e rendere più attraente l'offerta turistica, ma anche per consolidare un tessuto sociale, fatto di relazioni, di scambi, che è il vero pilastro su cui poggia l'indentità dei piccoli centri. (mp)
Immagini a cura dell'ufficio stampa