
La Provincia autonoma di Trento ha sviluppato recentemente un’analisi della demografia dei propri dipendenti, verificando, dati alla mano, ciò che in parte era già noto, almeno "empiricamente": vi è un trend crescente dell’età media, passata da 46 anni nel 2011 a 50,25 circa del dicembre 2016. Un quarto dei dipendenti attualmente è over 55 e solo il 3% ha meno di 35 anni. Ciò è dovuto in massima parte al blocco del turn over e all'allungamento della vita lavorativa a causa delle riforme pensionistiche avviate su scala nazionale. Con il Piano strategico per la pianificazione e lo sviluppo del capitale umano, la Provincia ha inteso affrontare tutte (o anche) le tematiche legate al benessere organizzativo, cercando degli strumenti per valorizzare il personale già presente e cercando le modalità idonee all’inserimento di personale più giovane.
Partendo da queste riflessioni si è messo in campo il progetto PaT4Young che ha visto l’attivazione nella primavera 2017 di un concorso per l'assunzione di 57 funzionari - 42 per la Provincia autonoma di Trento e 15 per l'APSS - in diverse aree dell'’amministrazione provinciale. Al concorso si sono iscritti circa 1.700 giovani, di età compresa tra i 18 e i 32 anni, laureati e provenienti da tutta Italia.
PaT4Young permette di dare una duplice risposta. Da un lato, garantisce l’ingresso, nei diversi settori dell'amministrazione, di nuove risorse umane con il carico di novità e di energia che solitamente portano con sé, dall'altro permette di coinvolgere attivamente i dipendenti più maturi nell’affiancamento delle nuove risorse, traendo vantaggio dalle competenze e dall’esperienza acquisite negli anni di lavoro all’interno dell’Amministrazione.
I 57 vincitori sono assunti con la formula del contratto di formazione lavoro. I vantaggi di tale forma di assunzione sono molteplici, primo fra tutti la “sperimentazione” delle capacità del dipendente, la formazione mirata al fine di rendere più efficace e adeguato il suo inserimento nella struttura amministrativa di destinazione e la possibilità di confermare o meno il personale al termine di due anni. I neo assunti dovranno quindi svolgere un percorso formativo di 200 ore e, nello svolgimento del lavoro d’ufficio, saranno affiancati da un tutor, individuato nel dirigente o direttore della struttura all'interno della quale il nuovo assunto è inserito, e da un mentor, individuato in un dipendente appositamente formato per le mansioni di "accompagnamento" e trasmissione delle competenze al collega più giovane. Al termine del percorso formativo e lavorativo vi sarà una valutazione finale, propedeutica ad un’eventuale trasformazione del rapporto di lavoro in un tempo indeterminato.
Immagini e interviste a cura dell'Ufficio stampa