Gli obiettivi del nuovo accordo, in linea con i protocolli internazionali in materia di sostenibilità e tutela dell’ambiente, sono molteplici. In primo luogo, naturalmente, la riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti, conformemente agli obiettivi del Green Deal europeo, incentivando l’uso di mezzi non inquinanti, anche con la creazione di centri di interscambio tra mezzi di trasporto privati e pubblici, ed in generale riducendo il numero di passaggi veicolari sui passi e nei centri abitati. Il nuovo impulso dato alla realizzazione di sistemi di mobilità integrata a zero emissioni dovrà generare inoltre un miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente a beneficio dei cittadini che vivono nelle valli interessate, ma con ovvie ricadute positive anche per i moltissimi visitatori, che potranno godere appieno della singolarità e della bellezza dei luoghi.
Per raggiungere questo risultato è necessario un grande sforzo di integrazione strategica ed operativa di tutti soggetti coinvolti. L’intesa raggiunta fra i sottoscrittori del Protocollo va appunto in questa direzione. Essa prevede fra l’altro la costituzione di una organizzazione interprovinciale per attuare il Piano pluriennale per la mobilità sui passi dolomitici e monitorarne gli sviluppi, raccogliere i dati sul traffico veicolare, così da valutare con accuratezza non solo l’intensità e la frequenza dei flussi, ma anche le caratteristiche tipologiche del traffico attraverso le 12 stazioni di monitoraggio esistenti, e predisporre la documentazione necessaria ad accedere a finanziamenti nazionali ed europei.
Le Province autonome, la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno, i Comuni di Selva di Val Gardena, Corvara, Canazei e Livinallongo si impegnano inoltre a:
- individuare in una prima fase misure immediate nel 2021/22 per facilitare la mobilità attiva (ad esempio: incremento dell’offerta del trasporto pubblico locale, creazione di biglietti integrati e rispettive campagne di comunicazione);
- individuare gli interventi di progettazione ingegneristica sulla viabilità esistente nel periodo 2023-24 (fra cui: corsie ciclabili lungo le strade dei passi dolomitici, parcheggi dedicati in ciascuna delle quattro valli);
- analizzare le possibilità tecniche e giuridiche per ottimizzare e regolare i flussi;
- individuare un’interfaccia di informazione condivisa dei flussi del traffico delle quattro valli;
- creare un sistema digitale di gestione e analisi traffico intorno ai quattro Passi;
- supportare l’avvio di richieste congiunte a livello politico-amministrativo nazionale con l'obiettivo di attingere a cofinanziamenti europei per l’implementazione del progetto.
I firmatari definiranno entro i prossimi 60 giorni, un Piano di attività biennale, comprensivo del dettaglio delle attività per i primi 6 mesi, e individueranno le strutture da coinvolgere nelle diverse attività, nonché i referenti tecnici e amministrativi per l’attuazione del Protocollo, che ha durata biennale è eventualmente rinnovabile.