Il Comitato di Indirizzo e Coordinamento assicura la configurazione unitaria del Parco all'interno della complessa gestione dello stesso, che vede protagonisti i tre territori nei quali si estende l’area protetta, compresa su ben ventitré comuni (dieci in Lombardia, dieci in Provincia di Bolzano e tre in Provincia di Trento). L'incontro di oggi ha permesso di condividere l'obiettivo di procedere in modo coordinato all'approvazione del Piano del Parco e del suo regolamento: i tre territori si stanno muovendo nei tempi stabiliti, al fine di arrivare all'attuazione definitiva entro il 2020. Si tratta di provvedimenti importanti, che vedono la loro attuazione per la prima volta dalla nascita del Parco Nazionale, costituito nel 1935.
Negli interventi di Ugo Parolo e dei rappresentanti delle Province autonome e dei Comuni sono stati evidenziati i risultati positivi della collaborazione tra i diversi settori, l'importanza degli strumenti di pianificazione e di regolamentazione in corso di approvazione e l'attenzione che deve essere posta sul Parco Nazionale come opportunità di sviluppo sostenibile di un'area protetta che, pur occupando uno spazio prevalentemente di alta montagna, coinvolge anche versanti e fondovalle fortemente antropizzati. Da parte trentina è stato evidenziato in particolare come le due realtà di Peio e di Rabbi manifestino una comune vocazione verso i temi dello sviluppo turistico sostenibile e considerino il Parco come una grande opportunità, l'una partendo da una realtà turistica più tradizionale e consolidata, ed in presenza di una struttura imprenditoriale già radicata, l'altra avendo riscontrato una crescita rilevante negli ultimi anni perseguendo un modello innovativo fondato proprio sulle valenze naturalistiche del Parco e su un'ospitalità diffusa. L'incontro ha permesso un confronto anche per quanto riguarda gli investimenti su innovazione e sostenibilità: se la gestione del Parco, sulla base dell'intesa del 2014, è, infatti, interamente a carico della finanza delle due Province autonome, la presenza del ministro Costa è stata occasione per un chiarimento sull'ammissione anche del Parco Nazionale dello Stelvio a futuri finanziamenti statali di investimenti per lo sviluppo sostenibile dei territori e sulle modalità di partecipazione unitaria del Parco al riparto delle risorse derivanti dalla destinazione del 5 per mille dell'IRPEF.