
La prima firma ha riguardato la proposta di candidatura del Parco alla certificazione CETS , la Carta Europea del Turismo Sostenibile, con un piano che prevede 64 azioni in 5 anni. La seconda firma, alla presenza di Ugo Parolo, presidente del comitato di coordinamento e di indirizzo del Parco, è stata apposta sulla convenzione quadro relativa al monitoraggio, alla conservazione e alla gestione delle risorse naturali e della biodiversità.“E’ un giorno importante – ha detto Mario Tonina – per il Parco dello Stelvio nell’ambito di un percorso in cui noi crediamo molto, ovvero quello della sostenibilità. L’ambiente è fondamentale e distintivo per il nostro territorio, ma va gestito con la condivisione di chi ci lavora e ci abita. Su questo siamo impegnati a 360 gradi, promuovendo un turismo sostenibile e compatibile con le esigenze ambientali, ma anche con le attività economiche presenti sul territorio a cui la politica deve dare risposta. È un lavoro complesso che stiamo portando avanti in maniera coordinata con Lombardia e Alto Adige, come dimostra la convenzione firmata oggi”.
Cosa è la CETS?
La Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle aree protette (CETS) è stata elaborata nel 1991 dalla Federazione Europarc, che riunisce più di 400 aree protette in tutta Europa. La CETS è un metodo partecipato per strutturare le collaborazioni delle aree protette in ambito turistico e per favorire così un’offerta credibile di turismo sostenibile. Ad oggi sono 39 le aree protette italiane certificate (sulle 164 certificate in totale in Europa). Sia la Convenzione delle Alpi che lo studio di Eurac per la Fondazione Dolomiti UNESCO riconoscono nella CETS lo strumento per eccellenza per sviluppare turismo sostenibile nelle aree protette.
La convenzione quadro
La convenzione quadro sul monitoraggio, la conservazione e la gestione delle risorse naturali e della biodiversità fa seguito all'approvazione delle linee guida su monitoraggi e sulla ricerca scientifica. Prevede un impegno ed un lavoro congiunto di Regione Lombardia e delle due Province autonome di Trento e Bolzano. Definisce e disciplina la gestione delle risorse naturali e delle attività di ricerca attraverso una programmazione annuale e pluriennale delle azioni da realizzare.