In Val Genova il Sentiero delle Cascate B01, che era stato danneggiato in diversi tratti dalla tempesta Vaia, è stato completamente ripristinato con la realizzazione della passerella in legno sul Rio Siniciaga. Quella notte di fine ottobre, una colata di materiale terroso, piante e massi, scesa dal versante montano, aveva travolto e distrutto il ponte pedonale in fondo alla Scala di Bo’ e un lungo tratto del sentiero SAT O215 che porta in Val Siniciaga. Nel piano di ricostruzione, il sentiero ha avuto priorità ed è stato ripristinato già nel giugno 2019 per permettere la monticazione della Malga. Ora anche la passerella è stata ricostruita ricomponendo così il Sentiero delle Cascate che conduce alla piana di Bedole. L’opera è lunga circa 20 metri a due campate ed è tutta in legno di larice. E’ stata realizzata dalla ditta Disgaggi Brenta di San Lorenzo Dorsino, con la supervisione dell’Ufficio tecnico ambientale del Parco. In particolare, progettazione e direzione lavori sono stati curati dal geometra Bruno Battocchi con il coordinamento dall’ing. Massimo Corradi dell’Ufficio tecnico ambientale del Parco.
La Val Genova è al momento chiusa con ordinanza comunale ma, alla riapertura, il Sentiero delle Cascate sarà interamente percorribile. Con questo intervento, il Parco può dire di avere completato al 100% il ripristino dei sentieri di sua competenza che erano stati chiusi dopo i danni di Vaia. I sentieri danneggiati riguardavano l’intera area protetta per uno sviluppo di oltre 300 Km.
In Vallesinella, sono stati eseguiti i lavori di finitura programmati per il totale recupero del pascolo di Malga Vallesinella con lo spostamento dei posti auto nelle vicine radure. La strada che costeggia l’attuale pascolo, e che prima collegava i vari terrazzamenti del vecchio parcheggio, è stata pavimentata in selciato di pietra locale. Vallesinella è al momento chiusa con ordinanza della Comunità delle Regole di Spinale e Manez a causa delle forti nevicate. Dalla prossima stagione, nel piano di gestione della mobilità turistica, il traffico verrà fermato all’altezza del nuovo parcheggio, e la strada forestale in selciato rimarrà utilizzabile esclusivamente per motivi agro-silvo-forestali, dai regolieri aventi diritto di uso civico, nonché per il raggiungimento delle teleferiche dei rifugi del Brenta.
Anche in questo caso, l’opera è stata curata dal Parco con la progettazione e direzione lavori affidati al geometra Giovanni Maffei dell’Ufficio tecnico Ambientale con il coordinamento dell’ingegner Massimo Corradi. L’esecuzione dell’intera opera di spostamento dei parcheggi e ripristino dell’ex pascolo è stata aggiudicata dalla ditta Agliardi S.n.C. di Carisolo che ha così chiuso il cantiere.