L'idea è quella di declinare le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sul piano gastronomico partendo da un must italiano di Natale, elaborato in chiave alpina: il panettone, simbolo di Milano, arricchito dalle castagne, ovvero il prodotto tipico delle Alpi e quindi collante dei territori sede delle competizioni olimpiche. Con la filosofia gastronomica di un grande professionista che ha lavorato in prestigiose realtà internazionali. Un concept che punta ad enfatizzare la forza delle idee: un modo concreto per evidenziare come i Giochi Olimpici non siano solo una partita finanziaria, ma una ideale palestra dove i giovani possano essere protagonisti con la loro freschezza. Per favorire una crescita professionale.
Tutta l’iniziativa ha scopo benefico. I 10 panettoni prodotti artigianalmente da Manuel Ferrari sono stati offerti ad altrettanti prestigiosi ristoranti del Trentino, con il ricavato destinato all’Associazione "Una Chance per Chico". Associazione, creata dagli amici dell’imprenditore trentino Enrico Forti (incarcerato negli USA da 20 anni) per sostenerlo nella revisione di un processo che lo ha condannato all’ergastolo per omicidio. Di qui l’idea di presentare il Panettone 2026 nella sua terra con il coinvolgimento di Testimonial, Campioni olimpici, rappresentanti delle istituzioni amministrative e sportive, stakeholder e media. Il tutto anche nell’ottica di enfatizzare il ruolo del Trentino nella prossima prestigiosa manifestazione sportiva, che racchiude significativi risvolti sul piano economico, imprenditoriale, turistico, sociale.
Nel corso della serata, oltre ad assaggiare il panettone, si è parlato del caso di Chico Forti e delle prospettive legate alle Olimpiadi 2026. "Come Giunta provinciale – ha detto ancora Failoni – stiamo dando massima attenzione alla vicenda di Chico Forti e dobbiamo continuare ad impegnarci per trovare una soluzione. Le Olimpiadi porteranno grandi opportunità per il Trentino e dobbiamo saperle cogliere, puntando soprattutto sui giovani”.