La delibera, se pur preveda il congelamento dell'efficacia di dette Misure e del relativo procedimento fino alla definizione del nuovo PSR e condizioni l'ammissibilità delle domande presentate dagli agricoltori alla compatibilità con le misure risultanti dall'approvazione definitiva dello stesso, trova giustificazione nel fatto che, diversamente, gli agricoltori trentini rischierebbero di perdere, per l'annata in corso, i relativi premi stante l'obbligo di presentare le domande di aiuto entro il 15 maggio di ogni anno.
I fondi relativi alle tre Misure rappresentano complessivamente oltre un terzo dell'intero budget del PSR trentino (301.482.000 euro), con questa ripartizione delle risorse: 48 milioni di euro per la Misura 10, che comprende gli aiuti per lo sfalcio dei prati, il premio per l'alpeggio del bestiame, gli interventi a sostegno delle razze in via di estinzione (Rendena e Grigia per i bovini, pecora fiemmese, capra pezzata mochena, e premio per il mais da polenta varietà Spin e Storo); 2,7 milioni di euro per l'agricoltura biologica, 77 milioni di euro per l'indennità compensativa. (c.z.)
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Entro il 15 maggio le domande per le Misure 10, 11 e 13, in attesa dell'approvazione definitiva di Bruxelles
PSR 2014-2020: VIA A UN PRIMO BANDO PER NON PERDERE I FONDI EUROPEI
In attesa dell'approvazione definitiva da parte della Commissione Europea della proposta di nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, la Giunta provinciale ha provveduto oggi ad approvare una delibera, firmata dall'assessore all'agricoltura, che "anticipa" un primo bando sulla nuova programmazione relativamente alle Misure 10 (pagamenti agro-climatico-ambientali), 11 (Agricoltura biologica) e 13 (indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali e specifici).-