Martedì, 03 Giugno 2014 - 02:00 Comunicato 1387

Su proposta del presidente Rossi e del vicepresidente Olivi approvato il piano stralcio
PROSEGUE IL POTENZIAMENTO DELLA FILIERA SCUOLA-LAVORO

Formazione professionale, potenziamento dell'apprendistato e definizione del quarto e del quinto anno sono i punti-chiave

Quarto anno di formazione professionale, anno integrativo per il conseguimento dell'esame di Stato, percorsi di inserimento nel mercato del lavoro anche grazie alle opportunità di "Garanzia giovani": sono alcuni dei punti principali contenuti nel piano stralcio approvato nel corso dell'ultima seduta dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Ugo Rossi e del vicepresidente Alessandro Olivi, riguardante la filiera scuola-formazione-lavoro. La decisione di venerdì scorso avvia il percorso che porterà entro il 2015 alla revisione dell'insieme degli strumenti messi a disposizione dei giovani trentini per affrontare al meglio la fase della transizione dal mondo dell'istruzione e della formazione professionale a quello del lavoro. Al centro di questo sforzi, un maggiore coinvolgimento delle imprese e l'adozione di strumenti quali l'apprendistato.-

La decisione assunta venerdì propone l'adozione di un atto di indirizzo stralcio per lo sviluppo della filiera scuola-formazione-lavoro, a seguito della definizione del progetto di massima e della costituzione dell'apposito gruppo di lavoro previsto da una delibera dello scorso gennaio.

Lo stralcio consente di intervenire da subito con le prime indicazioni alle strutture amministrative e alle istituzioni formative sul quadro dell'offerta formativa dei IV anni e dell'anno integrativo per l'esame di stato dell'Istruzione e Formazione Professionale per l'anno scolastico 2014/15, sulla revisione, entro il 2015, degli strumenti e delle modalità organizzative della transizione scuola-lavoro e sulle linee guida dell'azione pilota che verrà avviata grazie ai finanziamenti della "Garanzia Giovani".

Per quanto riguarda gli orientamenti per la definizione dell'offerta formativa (IV anno e anno per l'esame di stato) si è partiti dal riscontro diretto con gli studenti e con le aziende collegate alle istituzioni formative rispetto ad uno schema organico di tutte le opportunità formative messe a disposizione a conclusione dei percorsi: Si tratta delle possibili scelte volte a:
- proseguire con il quarto anno per il conseguimento del diploma di tecnico professionale;
- transitare con appositi passaggi accompagnati all'istruzione secondaria superiore ed in particolare a quella tecnica o di proseguire con l'anno che porta al conseguimento dell'esame di stato;
- inserirsi nel mercato del lavoro, in linea con le aspirazioni, capacità e interessi degli studenti, anche mediante le azioni della "Garanzia giovani" o l'apprendistato per il diploma.

Con questa metodologia sono stati individuati.
- i percorsi del quarto anno, in numero pari a 40, definiti coerentemente con le esigenze manifestate dai diversi comparti produttivi, anche in continuità con il passato e con la volontà espressa dagli studenti al termine del III anno dell' Istruzione e Formazione Professionale;
- i percorsi annuali per il conseguimento dell'esame di stato, pari a 5, distribuiti nel settore agricoltura e ambiente, industria e artigianato e servizi, dopo un'attenta valutazione sia sulla sostenibilità, sia sul potenziale numero di iscritti, tenendo conto anche delle opportunità offerte a livello provinciale di transizione verso l'istruzione tecnica e sull'azione di integrazione tra istituzioni formative e scolastiche del secondo ciclo.

Per quanto riguarda le indicazioni per la revisione entro il 2015 degli strumenti e delle modalità organizzative di transizione scuola-lavoro si sono anticipate alcune azioni su:
- l'incentivazione delle istituzione scolastiche e formative del secondo ciclo all'attivazione al loro interno di servizi di intermediazione e "placement" lavorativo nei confronti dei loro studenti;
- la ridefinizione il ruolo delle istituzioni formative provinciali e paritarie rispetto all'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale rivolto ai ragazzi tra i quindici e i venticinque anni, attraverso misure di semplificazione e di modifica del regolamento attuativo per questo tipo di apprendistato. In questa direzione l'apprendistato per la qualifica o il diploma dovrà far parte integrante dell'offerta formativa delle istituzioni formative e quindi costituire un percorso di studi (seppur caratterizzato da contratto di lavoro a causa mista) diverso e parallelo rispetto ai percorsi formali a tempo pieno (i quali peraltro continuano ad essere integrati strutturalmente da periodi di stage e di formazione in alternanza nel contesto scolastico ed in quello aziendale);
- prosecuzione e sviluppo da parte delle istituzioni scolastiche e formative degli strumenti di transizione al lavoro quali stage, tirocini curricolari ed extra-curricolari anche in periodi estivi, periodi di alternanza, corsi specialistici di accompagnamento ai tirocini.

Per quanto riguarda l'azione pilota avviata con i finanziamenti della Garanzia Giovani si intendono attivare le nuove misure di transizione scuola-lavoro, che saranno poi consolidate, dopo attenta valutazione degli esiti, nell'ordinaria programmazione provinciale delle attività. Si prevede di coinvolgere complessivamente su queste attività circa 600 ragazzi nell'arco di un biennio.

Le azioni riguarderanno:
- forme di accompagnamento mirato all'inserimento lavorativo, dopo la qualifica (terzo anno), il diploma professionale (quarto anno) o il diploma dell'istruzione secondaria superiore (quinto anno), per una più celere e efficace transizione al lavoro, con brevi interventi formativi volti allo sviluppo di competenze specialistiche (dalle 50 alle 200 ore) richiesti dal particolare contesto lavorativo, combinati con un periodo di tirocinio aziendale (dai 4 ai 6 mesi) che dovrebbe poi portare ad un contratto di lavoro;
- avvio dell'apprendistato per il conseguimento del titolo di qualifica e di diploma professionale

 

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