Le postazioni di telelavoro attivate sono 202 e si distinguono in tre diverse modalità: 94 telelavoratori domiciliari, 87 in tele centro e 21 dirigenti/direttori in modalità "telelavoro mobile". Nel corso dell'estate del 2013 sono state aperte due nuove sedi di tele centro, Grigno e Pergine Valsugana, che si sono aggiunte alle già esistenti sedi di Rovereto (2 sedi), Cles, (2 sedi), Borgo Valsugana, Tione, Arco, Levico e Cembra.
Le strutture provinciali coinvolte sono 48. In questa fase di sperimentazione, nell'ambito delle attività di monitoraggio, sono stati distribuiti dei questionari ai telelavoratori e alle telelavoratrici con almeno 8 mesi di attività in telelavoro, e ai relativi dirigenti e direttori per verificare lo stato di avanzamento e l'andamento della sperimentazione e per individuare i punti di forza del progetto e le aree di miglioramento, registrando il livello di soddisfazione
I questionari compilati dai telelavoratori hanno fatto emergere una valutazione decisamente positiva: quasi il 90% dei dipendenti ha espresso apprezzamento per questa modalità lavorativa (valutazione tra 8 e 10 in una scala da 1 a 10) e quasi il 90% di chi ha risposto ha dichiarato di non aver dovuto modificare la propria attività, in seguito all'introduzione del telelavoro, quanto piuttosto il modo con cui svolgere questa attività. I principali benefici ottenuti dal fatto di poter telelavorare sono stati, a conferma delle aspettative precedenti all'esperienza, il risparmio di tempo negli spostamenti e pertanto una possibilità di conciliare meglio la sfera privata con quella lavorativa.
Vi è la percezione da parte di una significativa maggioranza di telelavoratori e telelavoratrici (68%) di avere aumentato la propria produttività, nella maggior parte dei casi (69%) sia da un punto di vista quantitativo che da un punto di vista qualitativo.
Quasi la metà dei telelavoratori ha percepito un miglioramento della propria sfera lavorativa, grazie anche allo sviluppo di procedure e di strumenti organizzativi innovativi che hanno favorito la riduzione dei tempi di risposta e di evasione delle pratiche.
Anche dai vertici della macchina amministrativa sono giunti giudizi positivi. Dall'analisi dei questionari compilati dai responsabili emerge infatti che la valutazione in merito al telelavoro è complessivamente buona: il 68% ha espresso un valore positivo.
La totalità dei responsabili ha dichiarato che la produttività dei telelavoratori non ha subito riduzioni: per l'82% è rimasta invariata mantenendosi su valori positivi, il 18% evidenzia un aumento di produttività. In particolare il 78% rileva un miglioramento sia quantitativo sia qualitativo.
Il telelavoro per i responsabili delle strutture ha influito positivamente sulla pianificazione delle attività da parte dei telelavoratori, portando anche influenze positive nella collaborazione tra i colleghi. Alcuni aspetti organizzativi sono stati rivisti per poter gestire al meglio l'esperienza del telelavoro. Dirigenti e direttori hanno dichiarato che sono stati rivisti in parte i processi di lavoro ed è stata ridefinita la programmazione delle attività. Per i responsabili delle strutture provinciali i risultati raggiunti con questa nuova modalità di lavoro corrispondono agli obiettivi concordati. (lr)
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