"Sono ormai alcuni anni - commenta l'assessore provinciale Ugo Rossi - che è in corso un dibattito sull'opportunità di intraprendere un graduale processo di superamento dell'obbligo vaccinale, grazie ai progressi e all'evoluzione culturale della società italiana. L'idea di fondo è quella di prevedere il passaggio dagli interventi che impongono le vaccinazioni ad una partecipazione consapevole della comunità, dove la profilassi vaccinale venga intesa come opportunità di partecipazione informata e consapevole delle scelte riguardanti la salute, come appunto previsto dalla legge provinciale che tutela la salute in provincia di Trento".
La delibera approvata dalla Giunta, sospende quindi in via sperimentale, dalla data odierna, l'applicazione delle sanzioni pecuniarie nei confronti di coloro che rifiutano di sottoporre a vaccinazione i minori per un insuperabile convincimento personale. Questo rifiuto deve però essere espresso in forma scritta ed inviato all'Azienda provinciale per i Servizi sanitari, utilizzando un modulo che sarà fornito dalla stessa. In mancanza di tale comunicazione la mancava vaccinazione sarà soggetta a sanzione pecuniaria.
Le condizione previste dal Piano per dare corso in via definitiva al superamento dell'obbligo vaccinale sono:
il raggiungimento in provincia di percentuali di copertura vaccinali non inferiori a quelle stabilite dal Piano nazionale vaccini (95%);
l'assenza di valutazioni epidemiologiche in senso contrario.
Attualmente le percentuali di copertura vaccinali in provincia sono: il 96,13% per la difterite; il 96,2% per la poliomielite; il 96,42% per il tetano; il 95,78% per l'epatite B (a ventiquattro mesi di vita).
Si tratta quindi di dati in linea con il limite del 95% stabilito dal Piano nazionale vaccini ma, proprio per evitare di abbassare queste percentuali e, contemporaneamente, per favorire la crescita di un contesto idoneo a scelte consapevoli, sono state individuate azioni di sensibilizzazione della popolazione, da concretizzare nel corso del 2012 e preventive all'abolizione dell'obbligo vaccinale. Nel dettaglio:
una campagna informativa per la popolazione in materia di prevenzione vaccinale;
attività di promozione di educazione sanitaria da parte dei medici pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale in materia di prevenzione vaccinale;
attività formative del personale addetto ai servizi vaccinali mirate a sviluppare positive competenze per una corretta informazione circa le vaccinazioni al fine di favorire scelte consapevoli nei cittadini.
Il Piano, inoltre, definisce il calendario provinciale delle vaccinazioni dell'infanzia e degli adulti e stabilisce che all'atto dell'iscrizione scolastica non è più obbligatorio presentare il certificato vaccinale, visto che la vaccinazione non è più un requisito per la frequenza scolastica. (at)
In allegato il commento audio dell'assessore Rossi -