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Di questo patrimonio il libro "Monumenti. Conoscenza, restauro, valorizzazione. 2009-2013" offre una panoramica ampia e articolata, seppur selettiva. Interventi di restauro, progetti, cantieri, lavori di ricerca, indagini, approfondimenti culturali.
L'opera si apre con "La costruzione dei cataloghi", ovvero con la catalogazione degli imperial-regi casini di tiro al bersaglio della monarchia asburgica e con il censimento delle opere campali nel Parco naturale Adamello Brenta. Nella sezione "L'interesse culturale e la sua tutela" si parla della memoria del 1848 in Trentino, della Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco, nonché di alcuni edifici storici come l'albergo "Alla Corona" di Montagnaga di Piné, il monastero delle Serve di Maria di Arco e la villa Daziaro a Pieve Tesino. Ne "I progetti di conoscenza" spazio ai "forti di carta" dedicati alla ricerca archivistica sulle fortificazioni austro-ungariche e ai "siti di altura trentini", mentre in "Conservazione: dalla fase conoscitiva all'intervento", si spiegano i progetti per restaurare la Casa Piazza di Pieve, il castello di San Michele a Ossana, la caserma a Campobrun e Castellalto a Telve. Quindi in "I luoghi della conservazione: i cantieri di restauro" si entra nel dettaglio degli interventi delle chiese di Sant'Apollinare e di Santa Maria Maggiore a Trento, della cappella Alberti nella cattedrale di San Vigilio a Trento, del santuario dell'Inviolata di Riva del Garda, della chiesa di San Valentino a Vezzano, del cimitero di guerra di Malga Sorgazza e del monumento della Santa Croce di Bleggio, della chiesa di San Rocco a Riva, del convento agostiniano di San Michele, della chiesa della Natività di Maria a Pergine, dei Castelli vecchio e nuovo di Castellalto a Telve, della cappella di Santa Romina ai masi del Lozen, nonché del castello di Pergine che accoglie la presentazione del volume.
Infine uno sguardo dettagliato alla casa degli Affreschi di Ossana e una sezione dedicata alla Grande Guerra, di cui ricorre il centenario, con la presentazione del progetto per la valorizzazione dei beni culturali del Primo conflitto mondiale, i recuperi del Trincerone dello Zugna e del forte di Cadine, diventato quest'ultimo centro di informazione sulle fortificazioni austro-ungariche trentine.
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