"L'aiuto concesso agli allevatori trentini per migliorare il benessere degli animali - ricorda l'assessore Mellarini - è un'iniziativa unica in Italia ed il suo obiettivo è quello di stimolare gli operatori zootecnici verso un'antica pratica che, oltre ad influenzare la qualità del latte prodotto, produce benefici effetti sulla "salute" delle mandrie, giacchè con la pratica dell'alpeggio diminuiscono le presenze in stalla di capi provenienti da altri paesi e di cui non si conoscono perfettamente le condizioni sanitarie, esponendo l'allevatore al rischio della diffusione di patologie".
Il premio viene concesso agli allevatori che si impegnano a monticare almeno il 70% del bestiame giovane aziendale per cinque anni. Possono beneficiare di un premio di 200 €/capo per le bovine e gli equini tra i sette mesi e i tre anni di vita o fino al primo parto. Il premio, come da normativa comunitaria, non può superare i 500 € per singolo capo (ad es. se un animale viene alpeggiato per tre stagioni prima del compimento del terzo anno di vita o del primo parto per i primi due anni riceve il premio di 200 € che sarà ridotto a 100 € per il terzo anno).
Negli alpeggi interessati alla monticazione di questo bestiame devono essere rispettati gli impegni previsti dalle misure agroambientali del Piano di Sviluppo Rurale.
Il premio viene concesso per compensare parzialmente la perdita di reddito e il costo sostenuto dagli allevatori per monticare il bestiame giovane nel periodo estivo. La monticazione comporta infatti un ritardo nell'entrata in produzione degli animali stimabile in circa sei mesi), ma produce peraltro un indiscutibile effetto benefico in termini di benessere degli animali in quanto liberi di muoversi sui pascoli e di alimentarsi con foraggio fresco.
Il premio viene concesso dalla stagione di alpeggio 2009 e interessa annualmente più di 700 allevatori con circa 8000 capi per un importo liquidato di circa 1.600.000 €. (cz) -