Non si è esaurito l'impegno del Trentino nell'Emilia colpita dal terremoto. Com'è costume di questa terra, l'amicizia con chi è stato duramente colpito dalla sorte, prosegue, anche se i riflettori della cronaca sono oggi puntati altrove. In questo impegno rientra l'accordo firmato ieri a Concordia, paese in provincia di Modena che è stato uno dei simboli del terremoto (la sua chiesa è stata una delle più fotografate, per i danni che ha subito). In base ad esso, la Protezione civile trentina realizzerà alcune opere in collaborazione con la Parrocchia locale. Si tratta di due strutture in legno lamellare, che ospiteranno la nuova chiesa e l'oratorio, con annesso un campo sportivo e una piazza, in un'area destinata a ricostituire il centro del paese, tenuto conto che qui verranno collocati anche gli uffici comunali.
Il legname da costruzione è stato donato dai Comuni trentini e alla realizzazione delle opere parteciperanno oltre ai professionisti e al volontariato della Protezione civile, in prevalenza maestranze trentine. L'accordo che ha reso possibile la costituzione del Fondo Sisma 2012 è stato siglato oltre che dalla Provincia e dal Consorzio dei Comuni dalle associazioni economiche - Associazione degli industriali, Federazione trentina della cooperazione, Unione commercio, turismo e attività di servizio, Confesercenti, Associazione artigiani e piccole imprese, Associazione albergatori - e dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil. I lavoratori, come noto, avevano devoluto l'equivalente di un'ora del proprio lavoro (o una somma di 10 euro); a ciò si erano aggiunte le donazioni delle Associazioni firmatarie e dei datori di lavoro.
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