Il regista Alessandro Rossetto e il produttore Luigi Pepe hanno illustrato all'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza il particolare metodo utilizzato nelle riprese: il film è girato infatti su un tempo molto lungo rispetto ai normali tempi della finzione, ovvero tre mesi, e in alcuni casi la troupe è stata ridotta fino a diventare una troupe documentaristica. "Piccola Patria" racconta di un gruppo di giovani, delle loro famiglie con i problemi di vita quotidiana in un mondo che cambia, il film è un misto di documentario e finzione ed è basato sulla tecnica dell'improvising fiction: i protagonisti vengono spesso immersi in situazioni di realtà, facendo sviluppare le scene pensate senza una precisa direzione ma lasciando aperta la finzione alla fluidità del reale.
"Il settore della Film Commission trentina - ha commentato l'assessore Panizza - è ormai pienamente inserito nel circuito delle produzioni e sono davvero variegati i ciak che ospitiamo in Trentino. Nel caso di "Piccola Patria" poi uno dei produttori è un giovane trentino, Luigi Pepe e vi sono diversi trentini impegnati nel lavoro sul set, una ricchezza davvero importante in grado di far crescere professionalmente il nostro territorio".
I protagonisti sono due giovani attori alla loro prima esperienza importante: Maria Roveran, ultimo anno del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e Vladimir Doda, ultimo anno dell'Accademia d'Arte Drammatica "Nico Pepe". (at)
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