La recente precipitazione nevosa con spessori variabili di 30 - 40 centimetri ha incrementato il pericolo di valanghe nella nostra provincia. Su gran parte del territorio la neve è presente con quantità poco significative al di sotto dei 2000 metri di quota mentre oltre i 2500 metri si rilevano spessori significativi del manto nevoso, anche superiori ai 3 metri con la presenza di numerosi accumuli di neve ventata. A queste quote sui settori occidentali, dove gli spessori sono maggiori, si osservano ancora strati interni e basali formati da grani angolari e brina di fondo. La neve fresca dovrebbe subire un veloce assestamento per le temperature miti previste anche in quota a partire da giovedì, e l'alternanza dei cicli giornalieri di fusione e rigelo favoriranno i processi di assestamento del manto nevoso. L'attività valanghiva spontanea già rilevata in queste ultime ore proseguirà domani e nei prossimi giorni. La neve fresca può facilmente dare origine a valanghe spontanee di media grandezza e a scaricamenti superficiali durante la giornata specie dai versanti più ripidi nei momenti di maggior rialzo termico; in quota, dove gli spessori sono maggiori vista anche la presenza di accumuli di neve ventata, sono possibili distacchi di valanghe a lastroni soffici anche con debole sovraccarico. Nei versanti superiori ai 2000 metri di quota il pericolo è moderato (grado 2) mentre sui gruppi montuosi più elevati nei settori occidentali della nostra provincia, Adamello, Cevedale e Dolomiti di Brenta e Marmolada nella parte orientale, oltre i 2500 metri il pericolo valanghe quindi è marcato (grado 3). Le attività alpinistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale pianificando con attenzione le tempistiche e gli itinerari.
Punti pericolosi
Pendii molto ripidi, vicino alle creste, nei canaloni, nelle conche o in corrispondenza dei cambi di pendenza.
Ultima nevicata significativa: 24 aprile 2012
Ultimo episodio di vento forte: 24 aprile 2012
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