PEERobotics ha come obiettivo primario lo sviluppo delle cosiddette competenze trasversali (comunicazione, problem-solving, abilità relazionali, lavoro cooperativo, autoconsapevolezza, autostima). Queste competenze si rinforzano negli studenti grazie all’applicazione della modalità didattica dell’educazione tra pari, dove l’insegnante fa un passo indietro e alcuni studenti “esperti” trasmettono le proprie competenze ai compagni (peer in inglese significa proprio “pari”). L’argomento scelto in questo caso è la robotica, che affascina giovani e giovanissimi e si prefigura come disciplina di studio altamente professionalizzante, condita con una manciata di tecnologia dell’informazione e con un pizzico di CLIL (Content and Language Integrated Learning – Apprendimento integrato dei contenuti e delle lingue).
Mercoledì 11 ottobre diciotto alunni di seconda superiore (Liceo delle scienze applicate dell’IIS Guetti di Tione) si sono recati a Castel Ivano, per una giornata di formazione in robotica. Gli “studenti” (età 15-16 anni), hanno partecipato con entusiasmo alle attività di didattica frontale e di lavoro cooperativo condotti con puntualità e professionalità dai “docenti” (età 13-14 anni). La competenza dei piccoli docenti dell’IC Strigno e Tesino è frutto di un progetto didattico di robotica e stampa 3D promosso lo scorso anno dall’IIS Degasperi di Borgo Valsugana.
Il primo momento di formazione del mercoledì mattina consisteva in una lezione sul software di programmazione dei robot e sui cosiddetti “operatori logici”. Si tratta di un insieme di regole che consentono di stabilire quali azioni deve intraprendere un robot in risposta agli stimoli dell’ambiente. Un esempio: avete presente il robot aspirapolvere che è ormai entrato in molte delle nostre case? È proprio grazie agli operatori logici (utilizzati nella programmazione del robot) che l’aspirapolvere aggira gli ostacoli e continua il proprio lavoro.
Dopo la teoria, la pratica: gli “studenti”, suddivisi in gruppi, hanno cominciato a costruire alcuni robot dotati di sensori di prossimità (sono stati usati per questo i kit di robotica didattica della Lego), sotto la guida dei loro “docenti”. Infine, la parte più difficile: la programmazione. Sempre seguiti e consigliati dai piccoli, i grandi hanno programmato i loro robot, che dovevano spostarsi evitando ogni possibile ostacolo. Al termine della giornata gli “studenti” sono riusciti a costruire diversi prototipi funzionanti. Risultato entusiasmante e sorprendente per gli stessi alunni del Guetti, che erano arrivati senza alcuna nozione di robotica.
E gli insegnanti? Dopo un lavoro preparatorio svolto separatamente nei due istituti e mirato all’organizzazione e logistica delle attività di formazione – all’IC Strigno e Tesino – e all’introduzione degli obiettivi generali del progetto – in entrambe le scuole – i professori hanno svolto semplicemente la funzione di facilitatori e di moderatori della giornata.
Il giorno successivo, a Tione, i liceali si sono dati da fare e hanno messo in pratica quanto appena appreso, riuscendo – in autonomia – a costruire e programmare un robot piuttosto sofisticato. Il nuovo robot era dotato di diversi tipi di sensori ed era in grado di ruotare su se stesso, andando avanti o indietro quando toccato o avvicinato. Sono state svolte anche attività di analisi del lavoro condotto il giorno prima e di problem-solving relativo alle fasi di costruzione e programmazione.
Le attività dell’11 e del 12 ottobre sono state riprese da una troupe di operatori video incaricati di documentare, per conto di FCL Regio, i lavori di PEERobotics. Le riprese video, unitamente alle interviste rilasciate per l’occasione da alcuni degli studenti coinvolti, dai docenti delle due scuole e dai Dirigenti scolastici, diffuse on line da European Schoolnet nei prossimi mesi.
Ma non finisce qui. La prima fase non poteva concludersi senza una valutazione della didattica. Come ormai buona pratica a molti livelli della formazione, agli alunni del Guetti è stato proposto nei giorni successivi un questionario di valutazione on line, messo a punto in inglese dagli alunni dell’IC Strigno e Tesino. Davvero ottimo il risultato: gli “studenti” hanno giudicato positivamente il supporto ricevuto dai “docenti” sia in merito alla costruzione del robot (61% delle risposte), sia in merito alla programmazione (72% delle risposte). Capacità di fornire spiegazioni teoriche generalmente chiare (67% delle risposte) e buone abilità comunicative (61%) hanno contraddistinto i giovanissimi “docenti”. E se alcuni dei grandi si sono sentiti inizialmente un po’ a disagio a fare da studenti a dei ragazzini più giovani – nell’adolescenza questo divario è avvertito in maniera molto forte – quasi tutti (78%) si sono presto ambientati e hanno accettato di buon grado la strana inversione dei ruoli.
I prossimi passi, previsti per la primavera del 2018, saranno la realizzazione di un robot complesso da parte degli studenti del Guetti e l’organizzazione di un evento dimostrativo nella stessa scuola. All’evento saranno naturalmente invitati gli alunni dell’IC Strigno e Tesino che dovranno, a loro volta, valutare il lavoro dei compagni più anziani. Tutte le fasi del progetto saranno documentate dagli studenti in modo collaborativo (per mezzo di piattaforme digitali di didattica condivisa) e il prodotto finale sarà una relazione in forma narrativa e multimediale da pubblicare sui siti delle due scuole.
Il modello didattico di PEERobotics prefigura una scuola aperta al futuro: una scuola che prepara gli alunni alle sfide che verranno. Una scuola attenta ai bisogni degli adolescenti e all’inclusione, così come alla valorizzazione delle eccellenze. Una scuola focalizzata sullo sviluppo della conoscenza, delle competenze disciplinari e di quelle trasversali. Una scuola, infine, che si mette a disposizione dei ragazzi e li aiuta a trovare la loro strada, con un vero lavoro di orientamento.