Oggi il massiccio del Pasubio, al confine tra Trentino e vicentino, è al centro di significativi lavori di recupero del patrimonio storico della Grande Guerra ma anche di una vasta sentieristica che porta in quota a ridosso delle prime linee italiana e austro-ungarica.
Sul massiccio, dal '15 al '18, i due eserciti si affrontarono in una logorante guerra di posizione che causò, secondo le stime, circa 10 mila morti. Un bagno di sangue in una situazione che si contraddistinse per le condizioni climatiche spesso proibitive e la più lunga guerra di mine di tutto il fronte europeo. La mostra darà conto – attraverso foto, documenti, oggetti, video, memorie testimoniali – delle condizioni di vita dei soldati, della logistica, dei mezzi di sostentamento, approvvigionamento e comunicazione, delle opere realizzate per arrivare in quota e di quelle necessarie per garantire il rifornimento di energia e idrico. In sintesi, un viaggio a tuttotondo, tra passato e presente, su una montagna la cui parte sommitale venne proclamata "zona sacra" nel 1922 come il Monte Grappa, il Sabotino e il San Michele.
La mostra rimarrà aperta dal 7 luglio fino a novembre 2013.
L'inaugurazione ufficiale della mostra è in programma sempre venerdì 6 luglio alle ore 18 al Castello di Rovereto, sede del Museo. -