Mercoledì, 25 Marzo 2015 - 02:00 Comunicato 699

Firmato il protocollo d'intesa approvato nei giorni scorsi dalla giunta provinciale
PARERE POSITIVO PER LA RISERVA BIOSFERA UNESCO "ALPI LEDRENSI E JUDICARIA"

"Il Trentino, da tempo, ha imparato a costruire dal basso, a lavorare in rete e ciò rafforza molto la sostenibilità. Il protocollo che abbiamo firmato qui stamane con tutti i soggetti del territorio serve, anche, a dare capacità e forza di lavorare insieme. Siamo riusciti a definire bene la governance di quella che sarà la 'Riserva della Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria', individuando quali sono i portatori di interesse, includendo tutti dall' Associazione Cacciatori agli ambientalisti che parteciperanno alla gestione. E' dunque un progetto del tutto condiviso con un suo piano di gestione come punto di partenza che aumenterà la capacità di organizzare bene le forze intorno a questo territorio. Abbiamo risolto le questioni che ci avevano posto in fase di riproposizione della candidatura. L' aria di Parigi è a nostro favore e, con questo protocollo, rilanciamo e rafforziamo la candidatura", così stamane l'assessore all'ambiente Mauro Gilmozzi presentando gli aggiornamenti in merito alla candidatura del territorio che va dalle Dolomiti UNESCO del Brenta al Lago di Garda e che presto diventerà Riserva della Biosfera "Alpi Ledrensi e Judicaria". Il Ministero per l'ambiente ha inviato una lettera alla Provincia autonoma e al Comune Capofila (Comano) in cui ribadisce la valutazione positiva alla candidatura da parte dell'organo consultivo del Programma MAB International Advisory Committee for Biosphere Reservs (IACBR). E' stata apprezzata la ripresentazione della proposta del settembre scorso, alla luce di quanto suggerito nel giugno dello stesso anno dall'International Coordinating Council (ICC) che rinviando la candidatura, pur riconoscendo la validità della proposta e i valori territoriali assolutamente idonei, aveva rilevato alcune criticità, specie riguardo al consenso sociale. Si ricorderà che, nell'ottobre 2013, un gruppo di oppositori del progetto, facente capo all'ambiente venatorio della Val di Ledro, aveva promosso una raccolta firme contraria alla candidatura. A seguito delle osservazione da parte dell'ICC, del giugno scorso, la Provincia autonoma attraverso il dipartimento territorio ambiente, agricoltura e foreste guidato da Romano Masè e il lavoro coordinato dal dirigente del Servizio sviluppo sostenibile aree protette Claudio Ferrari aveva raccolto il sostegno alla candidatura da parte di 90 associazioni del territorio rappresentative di oltre 7000 cittadini e aveva avviato un positivo dialogo con l'Associazione Cacciatori Trentini, che ha riconosciuto l'importanza del progetto, in assenza di vincoli all'attività venatoria. Ora, dunque, si aspetta solo l'approvazione definitiva della candidatura che dovrebbe avvenire a Parigi nel prossimo giugno.-

Sono 21 i soggetti che stamane hanno firmato il protocollo che, di fatto, conferisce ad un territorio piuttosto ampio (dalle Dolomiti di Brenta al Lago di Garda), l'opportunità di nuovo sviluppo: Provincia autonoma, le Comunità delle Giudicarie e dell'Alto Garda e Ledro, i Comuni di, Comano Terme (capofila), Bleggio Superiore, Dorsino, Fiavè, Ledro, San Lorenzo in Banale, Stenico, Tenno, Riva del Garda, Storo, Bondone, i Consorzi dei Comuni BIM del Sarca e del Chiese, il Parco Naturale Adamello Brenta, le Aziende per il Turismo di Comano-Dolomiti di Brenta e InGarda Trentino, i Consorzi turistici della Valle di Ledro e della Valle del Chiese. Sindaci, o loro rappresentanti, presidenti di Comunità, presidenti del Parco, dei Consorzi BIM, delle Aziende turistiche e dei Consorzi per il Turismo si sono incontrati in Sala Biblioteca-Avvocatura nel Palazzo di Piazza Dante per apporre la loro firma sotto il protocollo d'intesa. Oltre all'assessore Gilmozzi hanno preso la parola Gianfranco Pedrazzoli, presidente del BIM e il sindaco di Comano, il Comune capofila del progetto Livio Caldera.
Il protocollo, di fatto, convalida l'impegno di tutti i soggetti per fare del territorio candidato a Biosfera UNESCO, una riserva di sviluppo sostenibile che aggiungerà maggior valore, economico e turistico all'area interessata e al Trentino tutto. Partecipazione e sviluppo sono le parole d'ordine che hanno caratterizzato tutto il percorso che promuove una relazione equilibrata fra uomo e natura, coniugando capacità di sviluppo sostenibile con attività economiche. Il Trentino, così come altri territori riconosciuti dal programma MAB diventerà, in questo senso, un modello di sviluppo per altre zone. "Questo modello di rete è anche quello che ci ha permesso di evolvere la questione del Parco dello Stelvio - ha aggiunto l'assessore Mauro Gilmozzi -. Lavorando in rete siamo riusciti a superare i contrasti per scrivere una norma che verrà discussa proprio oggi nella Commissione dei Dodici. Per il futuro si potrà costituire una grande area verde e sostenibile che va dall' Engadina ai Parchi del Garda, creando un vero grande polmone di aree protette, uno spazio alpino che i nostri territori possono mettere sul tappeto da molti punti di vista, economico, sociale, turistico. Valore aggiunto di soggetti e attori del territorio che lavorando insieme rafforzano notevolmente le loro potenzialità".
Ecco le principali tappe del percorso di candidatura a Riserva Biosfera UNESCO, nato sulla spinta di alcune istanze del territorio, in particolare dell'Associazione Pro Ecomuseo della Judicaria, che ha lanciato la proposta nel febbraio 2013.:
marzo 2013: Il consiglio provinciale approva all'unanimità una mozione che impegna la giunta provinciale a sostenere la candidatura;
giugno 2013: costituzione di un gruppo di lavoro che coinvolge 20 enti proponenti la candidatura: oltre alla Provincia autonoma, 11 comuni (quelli che fanno parte dell'Ecomuseo e quelli appartenenti alla rete di Riserve delle Alpi ledrensi), 2 Comunità di Valle (Giudicarie e Alto Garda e Ledro), 2 BIM (Chiese e Sarca), 3 APT, il Parco Naturale Adamello Brenta; il capofila della candidatura è individuato nel Comune di Comano;
settembre 2013: sottoscrizione di un protocollo di intesa tra tutti i proponenti per l'approvazione del progetto di candidatura;
settembre 2013: presentazione formale all'UNESCO del Dossier di candidatura;
ottobre 2013: un gruppo di oppositori del progetto, coincidente con l'ambiente venatorio della Val di Ledro, promuove una raccolta di firme contraria alla candidatura: viene inviata all'UNESCO una petizione contraria sottoscritta da circa 1800 cittadini, per lo più di Ledro;
giugno 2014: l'International Coordinating Council (ICC) delibera il rinvio della candidatura; a partire da un riconoscimento della validità della proposta e di valori territoriali idonei, vengono rilevate alcune criticità, le principali delle quali riguardano il consenso sociale (connesso alla petizione) e la futura governance della Riserva.
estate 2014: viene decisa la riproposizione della candidatura, sulla base della ferma volontà degli enti proponenti, convinti della bontà della proposta, del valore internazionale del progetto, e dei benefici attesi nel medio e lungo periodo dell'eventuale riconoscimento.
settembre 2014: viene ripresentato il Dossier, dopo un favorevole pre-esame del Comitato Nazionale MAB, che contiene alcuni fondamentali elementi di novità utili a rispondere alle criticità sollevate (Raccolto sostegno alla candidatura da parte di 90 associazioni rappresentative di oltre 7000 cittadini); avviato dialogo con l'ACT. Per quanto attiene alla governance individuato nel BIM il soggetto a cui affidare in futuro la gestione della Riserva della Biosfera: il BIM (9 comuni su 11 siedono al tavolo di indirizzo, della Biosfera).
marzo 2015: Il Ministero per l'ambiente invia lettera alla PaT e al Comune Capofila (Comano) in cui dà conto della valutazione positiva alla candidatura da parte dell'organo consultivo del Programma MAB International Advisory Committee for Biosphere Reservs (IACBR). Apprezzata ripresentazione proposta, IACBR raccomanda approvazione proposta candidatura.
Ora si aspetta l'approvazione definitiva a Riserva della Biosfera UNESCO "Alpi Ledrensi e Judicaria". Nel mondo, a tutt'oggi le Riserve della Biosfera sono oltre 620, unite in rete, mentre 166 quelle in Europa. In Italia sono dieci: le ultime arrivate sono quelle del Monviso (2013) e della Sila (2014), e sono in corso di candidatura, oltre a quella trentina, il Delta del Po e l'Appennino tosco-emiliano. (fs) -



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