Sabato, 13 Marzo 2021 - 10:28 Comunicato 596

Tonina: l’impegno della Fondazione Dolomiti Unesco
“Overtourism in montagna: quali soluzioni?”: tavola rotonda dei Giovani per l’Unesco

Cresce la pressione del flussi turistici in montagna, in particolare sui siti dolomitici. La sfida, per le amministrazioni locali, per le popolazioni residenti, ma anche per realtà come la Fondazione Dolomiti UNESCO e l’Accademia della Montagna, è trovare soluzioni che concilino il carattere di “patrimonio pubblico" degli ambienti montani con la necessità di tutelarne i delicati equilibri, anche per trasmetterlo alle generazioni future. Di tutto questo si è parlato in una tavola rotonda online organizzata dall’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO (AIGU), apertasi con i saluti del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all'ambiente Mario Tonina, nella sua veste di Presidente Fondazione Dolomiti UNESCO, di Maddalena Povinelli, del Comitato AIGU del Trentino Alto Adige, e Chiara Bocchio, del Comitato nazionale, a cui sono seguiti i contributi di numerosi esperti. “La Fondazione - ha detto Tonina - ha avviato dal 2019 un'iniziativa per studiare e monitorare a fondo il fenomeno turistico all’interno del Sito Dolomiti e fornire quindi ai decisori politici i dati e gli strumenti per promuovere una gestione più sostenibile dei flussi di visitatori. L’attenzione si è concentrata su due aree particolarmente sensibili, la Valle di Braies e le Tre Cime di Lavaredo, a cui si è aggiunto più di recente anche il lago di Tovel nelle Dolomiti di Brenta. L'auspicio è che si riesca a radicare sempre più la consapevolezza di quanto sia fondamentale e imprescindibile garantire un'efficace collaborazione interregionale a tutti i livelli, gestendo questo Patrimonio come un unicum, dal Brenta alle Dolomiti Friulane”.

Al convegno hanno preso parte diversi esperti e tecnici coinvolti direttamente nella gestione delle aree protette: Annibale Salsa, presidente dell’Accademia della Montagna, Luigi Patuzzi, della Fondazione Dolomiti UNESCO, Romano Stanchina, del dirigente Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette della Provincia, Alessandro Bazzanella, vicedirettore di Trentino School of Management, Duccio Canestrini, antropologo, esperto di turismo sostenibile e Gottfried Nagler, del Parco naturale Tre Cime.

Nel corso del dibattito sono emerse problematiche molto diversificate, interessando un territorio caratterizzato da dinamiche turistiche non omogenee e a volte agli antipodi. Da un lato situazioni di overtourism, in alcune zone molto spettacolari o rese  popolari dai media, dall’altra zone con bassissime frequentazioni. Nel territorio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale vi sono in particolare  alcuni hotspot con sovraffollamento generalizzato, code e chiasso che impattano sull’ambiente e sulla qualità della visita e della vita delle comunità locali. Inoltre, è stato ricordato, l’epidemia da Covid-19 ha fatto aumentare il desiderio di visitare le aree di montagna a scopo ricreativo: ciò è naturalmente un bene, se si traduce nella ricerca di esperienze più “dolci”, approfondite, attente alle problematiche ambientali, ma introduce anche nuovi fattori di “rischio” a cui in futuro  bisognerà porre attenzione. "nell'estate del 2020 abbiamo assistito ad un vero e proprio assalto alla montagna, da parte di chi aveva bisogno di evadere dal clima pesante respirato con il primo lockdown", ha detto Salsa. "L'impatto dell'overtourism può mettere seriamente  in crisi la capacità di accoglienza delle diverse aree. - ha confermato a sua volta Bocchio - Il prossimo Forum nazionale, che si svolgerà a Parma in streaming il 27 di marzo, riprenderà le tematiche della sostenibilità e consentirà di elaborare anche proposte concrete". 

L’analisi dello status quo e il monitoraggio sono dunque strumenti fondamentali per comprendere e gestire al meglio le dinamiche della frequentazione turistica all’interno del Sito nel suo complesso. Altrettanto importante è il lavoro di informazione e di educazione ambientale, ad ogni livello: nei confronti dei turisti e dei residenti, degli amministratori locali. Il tutto nel quadro di una collaborazione necessariamente interregionale, e favorendo soprattutto il coinvolgimento dei giovani. 

La tavola rotonda è disponibile sul sito Facebook dell'Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO  https://www.facebook.com/aigu.official

(mp)


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