Al convegno hanno preso parte diversi esperti e tecnici coinvolti direttamente nella gestione delle aree protette: Annibale Salsa, presidente dell’Accademia della Montagna, Luigi Patuzzi, della Fondazione Dolomiti UNESCO, Romano Stanchina, del dirigente Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette della Provincia, Alessandro Bazzanella, vicedirettore di Trentino School of Management, Duccio Canestrini, antropologo, esperto di turismo sostenibile e Gottfried Nagler, del Parco naturale Tre Cime.
Nel corso del dibattito sono emerse problematiche molto diversificate, interessando un territorio caratterizzato da dinamiche turistiche non omogenee e a volte agli antipodi. Da un lato situazioni di overtourism, in alcune zone molto spettacolari o rese popolari dai media, dall’altra zone con bassissime frequentazioni. Nel territorio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale vi sono in particolare alcuni hotspot con sovraffollamento generalizzato, code e chiasso che impattano sull’ambiente e sulla qualità della visita e della vita delle comunità locali. Inoltre, è stato ricordato, l’epidemia da Covid-19 ha fatto aumentare il desiderio di visitare le aree di montagna a scopo ricreativo: ciò è naturalmente un bene, se si traduce nella ricerca di esperienze più “dolci”, approfondite, attente alle problematiche ambientali, ma introduce anche nuovi fattori di “rischio” a cui in futuro bisognerà porre attenzione. "nell'estate del 2020 abbiamo assistito ad un vero e proprio assalto alla montagna, da parte di chi aveva bisogno di evadere dal clima pesante respirato con il primo lockdown", ha detto Salsa. "L'impatto dell'overtourism può mettere seriamente in crisi la capacità di accoglienza delle diverse aree. - ha confermato a sua volta Bocchio - Il prossimo Forum nazionale, che si svolgerà a Parma in streaming il 27 di marzo, riprenderà le tematiche della sostenibilità e consentirà di elaborare anche proposte concrete".
L’analisi dello status quo e il monitoraggio sono dunque strumenti fondamentali per comprendere e gestire al meglio le dinamiche della frequentazione turistica all’interno del Sito nel suo complesso. Altrettanto importante è il lavoro di informazione e di educazione ambientale, ad ogni livello: nei confronti dei turisti e dei residenti, degli amministratori locali. Il tutto nel quadro di una collaborazione necessariamente interregionale, e favorendo soprattutto il coinvolgimento dei giovani.
La tavola rotonda è disponibile sul sito Facebook dell'Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO https://www.facebook.com/aigu.official