
Si comincerà con una ricostruzione sintetica ed accattivante della storia dell'Outsider Art per far conoscere al pubblico il debito che l'arte del Novecento ha nei confronti delle produzioni realizzate negli ospedali psichiatrici e da artisti, quasi sempre autodidatti, che hanno un vissuto di marginalità sociale. Spesso di tutto ciò non si trova nulla sui testi di Storia dell'arte, eppure molti artisti delle avanguardie, come Paul Klee, Max Ernst, Dubuffet e Breton, per fare un esempio, hanno riconosciuto pubblicamente questo debito.
Si passerà poi ad una riflessione sul ruolo dell'arte relazionale all'interno dei luoghi di cura con particolare riferimento al teatro partecipato e, nello specifico, al lavoro svolto da Stradanova Slow Theatre.
La visione del documentario intitolato "Questo non c'entra niente", che Marco Rauzi ha girato sul laboratorio teatrale tenuto da Stradanova nel Centro di Salute Mentale di Cles, stimolerà infine il dibattito sul tema affrontato.
Daniela Rosi è scenografa di formazione, lavora principalmente come curatrice d'arte e realizzatrice di allestimenti e installazioni. Nel 2004 ha fondato, assieme al Centro di riabilitazione neurologica Franca Martini di Trento, l’“Osservatorio nazionale di Outsider Art” per l'Accademia di belle arti di Verona, con cui ha collaborato fino al 2013.
Marco Rauzi è regista e collabora in qualità di filmaker con la Fondazione Museo Storico.
Elena Galvani e Jacopo Laurino sono attori e registi di Stradanova Slow Theatre.