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Vediamo alcuni di questi dati.
Innanzitutto non corrisponde al vero che vi sarebbero stati tagli al personale dell'ospedale di Borgo, come qualcuno ha affermato. I numeri ufficiali sono inequivocabili:
31/12/2014: 196 dipendenti a tempo indeterminato + 6 a tempo determinato: totale 202
31/12/2015: 198 dipendenti a tempo indeterminato + 8 a tempo determinato: totale 206
31/12/2016: 195 dipendenti a tempo indeterminato + 9 a tempo determinato: totale 204
31/12/2017: 201 dipendenti a tempo indeterminato + 7 a tempo determinato: totale 208
26/07/2018: 209 dipendenti a tempo indeterminato + 4 a tempo determinato: totale 213
Quindi non solo non si è "tagliato" sul personale, ma di anno in anno si è incrementato, sia quello a tempo indeterminato che totale.
L'attività dei reparti dell'ospedale è pressoché costante nel corso degli anni, e la programmazione avviene all'interno di una rete provinciale, con parametri che devono essere valutati in misura complessiva: risulta semplicemente falso affermare apoditticamente che in una struttura vi sarebbero tagli, senza dati a supporto.
Affermazione peraltro paradossale nel caso dell'ospedale di Borgo, che vede in fase di avvio i lavori per l'ampliamento dell'ospedale per una cifra totale di 19 milioni di euro.
Peraltro occorre ricordare che nel corso degli ultimi anni la linea politica della maggioranza di governo è stata di investire maggiori risorse in sanità, con un ulteriore incremento di 30 milioni di euro nel bilancio approvato nel dicembre scorso, per un totale che ora supera la cifra di 1 miliardo e 300 milioni, dei quali oltre la metà per i servizi territoriali. Il fatto che si adegui l'organizzazione sanitaria ai cambiamenti demografici e alle nuove conoscenze tecnologiche e scientifiche non significa "tagliare" o "ridurre", ma al contrario sviluppare e garantire i servizi: non è rimanendo fermi che si risolvono i problemi.
Inoltre nell'assestamento di bilancio approvato giovedì notte dal Consiglio Provinciale sono stati stanziati ulteriori 45 milioni di euro per edilizia ed attrezzature, 6 milioni per un incremento dei parametri per gli Operarori Socio Sanitari nelle case di riposo e 5 milioni per i servizi agli anziani.
Risulta quindi priva di ogni fondamento la posizione di coloro che provano a cavalcare legittime istanze di alcune parti sindacali - ricordiamo che è compito dell'Azienda sanitaria contrattare e mediare secondo protocolli e standard con le diverse e spesso contrastanti richieste dei circa 8000 dipendenti - attraverso dichiarazioni semplicemente contrarie ai dati di realtà. Anche gli organi di informazione dovrebbero verificare attentamente queste dichiarazioni prima di pubblicarle e verificare la loro veridicità con l'Azienda Sanitaria.
In allegato una nota esplicativa.