La preservazione della fertilità nella paziente giovane con tumore al seno è un tema di sempre maggiore attualità. Al giorno d’oggi oltre l’87% delle donne sopravvive a questo tipo di cancro ma i trattamenti antineoplastici possono comportare, come danno collaterale, un’insufficienza ovarica precoce con un’alta probabilità di infertilità.
Anche se durante la malattia il desiderio di maternità può passare in secondo piano in un successivo momento l’impossibilità di concepire un figlio può diventare fonte di profonda sofferenza. Per prevenire questo rischio la scienza mette a disposizione tecniche di conservazione della fertilità che vanno prese in considerazione il prima possibile, dopo la diagnosi di un tumore e prima di iniziare i trattamenti potenzialmente lesivi.
La scelta delle tecniche più appropriate dipende da molteplici variabili: età delle pazienti, tipo e stadio della malattia e terapia prevista e necessita di una valutazione e presa in carico individualizzata e condivisa tra professionisti.