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Dal libro emergono l'interesse e la curiosità che la figura di Zambotti ha suscitato nei giovani ricercatori. La storia umana e professionale di Pia si dipana infatti con freschezza e libertà di pensiero lontane da qualsiasi struttura pregiudiziale se non quella dell'impegno nell'affrontare un percorso di ricerca. Dopo i laboratori didattici curati dai Servizi educativi in classe, al Museo Retico di Sanzeno, allo Spazio archeologico sotterraneo del Sas di Trento e dopo la visita alla Biblioteca dell'Ufficio beni archeologici, le insegnanti e gli alunni hanno elaborato la loro mappa per orientarsi nel viaggio di scoperta della Zambotti e del suo mondo. Sono così entrati in contatto con il metodo della ricerca archeologica dallo scavo alla pubblicazione, hanno potuto analizzare i testi sui quali la Zambotti studiò e che testimoniano, con le note di possesso e le dediche, la fitta rete di contatti che aveva. Hanno appreso la ricchezza e l'importanza delle fonti orali e scoperto l'affascinante mondo dei Reti e l'enigma delle statue stele. Un percorso che li ha aiutati a comprendere l'importanza della tutela del patrimonio culturale e della sua valorizzazione. Ma sono andati oltre, e, in un crescendo di connessioni con la loro realtà, hanno attualizzato la figura della Zambotti rendendola una loro contemporanea.
Il “Progetto Pia Laviosa Zambotti”
Avviato a seguito dell’ordinamento dell'archivio personale della studiosa anaune, il “Progetto Pia Laviosa Zambotti” mira a valorizzare l’intera biblioteca a lei appartenuta, acquistata dalla Provincia di Trento nel 1977, e nucleo fondante dell'attuale Biblioteca dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali. Al progetto, strutturato con attività didattiche, divulgative e scientifiche, hanno aderito l'Istituto Comprensivo di Fondo, il Comune e la Biblioteca di Fondo, l’Associazione G.B. Lampi e l’Azienda per il turismo della Val di Non e ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Obiettivo è quello di condividere con la comunità locale di Fondo e della Valle di Non l’eredità culturale della loro concittadina e stimolare nella comunità scientifica una storicizzazione della figura e del ruolo della Zambotti nell’ambito della preistoria italiana e europea. Il progetto, frutto di una stretta sinergia fra Biblioteca e Servizi educativi dell’Ufficio beni archeologici e l’Istituto comprensivo, ha coinvolto direttamente l'Amministrazione comunale di Fondo, la quale, su richiesta di alunni e insegnanti, farà affiggere una targa commemorativa sulla casa natale di Pia. Un ulteriore tappa di un “itinerario laviosano” nella Shangri-La anaune. Un omaggio a Pia, definitivamente risvegliata dall'oblio.
Pia Laviosa Zambotti
Nata a Fondo nel 1898 e morta a Milano nel 1965, Pia Laviosa Zambotti fu una figura di rilievo nell’ambito della ricerca preistorica in Italia e in Europa. Fu libera docente in paletnologia all’Università di Milano dal 1939 al 1965 e insignita del premio della Classe di scienze morali, storiche e filologiche dell’Accademia nazionale dei Lincei nel 1955. Ebbe rapporti con le massime personalità scientifiche e politiche del suo tempo, nonché con protagonisti della vita pubblica di quegli anni, sia in Italia che in ambito internazionale, come risulta dalla ricca documentazione conservata presso la biblioteca dell'Ufficio beni archeologici della Provincia di Trento a lei intitolata. Personalità eclettica e poliedrica, è autrice di numerosi scritti e pubblicazioni.
(md)
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