La Giunta provinciale, ad inizio del corrente mese di maggio, ha preso atto dell’avvenuto scioglimento dei consorzi di custodia forestale, istituiti dalla Legge provinciale 23/1976, nonché dei nuovi comuni capofila delle gestioni associate del servizio, individuati nell’ambito delle convenzioni approvate e sottoscritte tra gli enti aderenti ai sensi della L.P. n. 11/2007. Detta norma prevede, tra l'altro, il concorso della Provincia agli oneri di gestione e di funzionamento del servizio di custodia forestale attraverso il fondo per il sostegno di specifici servizi comunali, definito nell'ambito del Protocolo di finanza locale che, annualmente, viene sottoscritto tra la Provincia e il Consiglio delle Autonomie Locali.
In base alle attuali norme, il riparto viene determinato in via forfettaria "con riferimento alla presumibile spesa per retribuzioni e relativi oneri riflessi a carico della Provincia nell'anno a cui si riferisce il bilancio, per il personale inquadrato nel profilo professionale di guardia ittico venatoria con un'anzianità di servizio di quindici anni. Le predette somme sono incrementate del 10 per cento a titolo di finanziamento delle altre spese relative alla gestione del personale”.
Nell'ambito del riparto tale costo viene considerato all'80% e rapportato al numero di custodi (179 unità, inclusa la Magnifica Comunità di Fiemme).
Stamane la Giunta provinciale ha assegnato ai Comuni interessati, all’Azienda speciale Consorziale di Trento e Sopramonte e alla Magnifica Comunità di Fiemme l'importo loro necessario per la gestione nel corrente anno del servizio di custodia forestale, ammontante a complessivi euro 5.537.713,20, comprensivo dell’onere annuo di spesa consolidatosi per le progressioni orizzontali e la vacanza contrattuale. (c.z.)