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Il tema dell'incontro odierno ha riguardato soprattutto i livelli essenziali di prestazione verso i disoccupati, contenuti nel decreto legislativo 150/2015, che ha riordinato la normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. La norma - come hanno sottolineato i vari relatori dell’incontro - ha introdotto importanti novità per quanto riguarda i servizi per il lavoro e politiche del lavoro. A Trento le Regioni e Province autonome hanno messo oggi a confronto i modelli organizzativi, le metodologie e gli strumenti predisposti per la sua attuazione.
In apertura di lavori, Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e al lavoro, della Provincia autonoma di Trento, che ha parlato della reazione della realtà trentina alle crisi degli ultimi anni e dei concreti risultati raggiunti: un’attività importante che oggi garantisce al Trentino la ribalta nazionale, grazie anche al confronto proattivo con il Governo.
“Il mondo del lavoro - ha detto Olivi - richiede continuamente nuove soluzioni perché operiamo in un contesto in rapida evoluzione. Noi stiamo facendo la nostra parte e con orgoglio oggi mettiamo a fattore comune con altre esperienze italiane il patrimonio di sperimentazione e di innovazione racchiuso nell'esperienza trentina e la volontà di cooperare tra i diversi livelli istituzionali. Il nostro impegno va anche nella direzione di individuare fra l'Agenzia del Lavoro di Trento e quella nazionale i terreni di collaborazione e di complementarietà. Le nostre competenze ci consento di sperimentare e intendiamo continuare ad essere per il Governo avere un modello sul territorio. Per queste ragioni credo che Agenzia del Lavoro di Trento può e deve costituire un punto di riferimento per sperimentare e innovare attraverso il decentramento".
In sala erano presenti numerose Agenzie del Lavoro e Centri per l'impiego italiane, provenientI da svariate Regioni, rappresentanti sindacali e imprenditoriali, consulenti del lavoro, oltre ad istituti di formazione. A loro si sono rivolti Riccardo Salomone e Antonella Chiusole, rispettivamente presidente e dirigente generale Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento. Nei loro interventi sono stati ricordati gli inizi dell’esperienza trentina, con l’emanazione nel 1983 della legge provinciale sul lavoro che prevedeva i primi interventi di politica attiva a favore dei disoccupati e delineava il modello organizzativo attraverso cui gli interventi dovevano essere definiti e programmati. In particolare Chiusole ha riassunto l’evoluzione di Agenzia del lavoro di Trento, con il modello di governance, la sinergia con la giunta provinciale e la commissione per l’impiego, le diverse priorità di politica del lavoro a favore di giovani, donne, con i Centri per l’impiego e l’introduzione degli ammortizzatori sociali provinciali. La dirigente generale ha insistito sul principio di condizionalità in capo al lavoratore e al patto di servizio personalizzato. Entrando nel dettaglio, Chiusole ha presentato il funzionamento dei Centri per l’impiego, l’importanza del diario di attivazione e dei titoli di acquisto in grado di qualificare il servizio a favore di disoccupati o inoccupati.