Il dossier di candidatura dei XXV Giochi olimpici invernali e XIV Giochi paralimpici invernali “Milano - Cortina 2026” ha identificato nella sostenibilità ambientale uno dei suoi pilastri fondativi, rendendo quindi i Giochi olimpici e paralimpici un evento più sostenibile, flessibile ed efficiente, sia sotto il profilo operativo che finanziario, liberando al contempo più valore, per le città ospitanti, nell’orizzonte a lungo termine.
“Questo aspetto assume particolare rilevanza considerando che buona parte dei Giochi olimpici e paralimpici si svolgerà in un contesto naturalistico di primaria importanza come quello alpino, e in particolare nei territori che ospitano il Patrimonio Mondiale Dolomiti UNESCO - afferma il Presidente Mario Tonina - quest’ultimo, inserito nella prestigiosa Lista nel 2009, con i suoi nove Sistemi, comprende una serie di paesaggi montani unici al mondo di eccezionale bellezza naturale e di ineguagliabile valore geomorfologico, ma con equilibri particolarmente fragili”.
Lo stesso dossier di candidatura, inoltre, valorizza la presenza del Patrimonio Mondiale Dolomiti UNESCO e la sua iscrizione nella Lista, definendola “un risultato importante non solo per le orgogliose comunità montane locali, ma anche per le politiche di sostenibilità che vengono attuate da molti anni”. Prosegue inoltre ricordando che “I Giochi Invernali 2026 costituiranno un palcoscenico senza pari per il loro riconoscimento a livello mondiale e contribuiranno a sviluppare nuove imprese e progetti nei settori della creatività e della cultura, consentendo l’ampliamento dell’offerta turistica, combinando tra loro prodotti diversi. Tutto ciò sarà utile anche per estendere la stagione turistica agli altri periodi dell’anno, nei quali l’afflusso turistico è tradizionalmente più basso”.
Tutti questi aspetti rivestono un ruolo ancora più importante alla luce delle aspettative di ripresa dopo l’epidemia da Coronavirus e degli investimenti che vedranno coinvolti i territori dolomitici.
“Spiace però prendere atto – recita la lettera che il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO ha inviato ai Ministri - che tale approccio innovativo e le risorse strategiche citate nel dossier di candidatura non siano adeguatamente valorizzati dalla Legge 31/2020, che nel suo articolato non fa alcun cenno alla presenza del Patrimonio delle Dolomiti UNESCO. In questo senso preme inoltre sottolineare che tre dei quattro ambiti territoriali in cui si svolgeranno i XXV Giochi olimpici invernali e XIV Giochi paralimpici invernali “Milano - Cortina 2026”, ossia la Regione del Veneto con la Provincia di Belluno e le Province autonome di Bolzano e Trento, dispongono da dieci anni di una collaudata piattaforma per la gestione coordinata del Patrimonio Mondiale Dolomiti UNESCO: la Fondazione Dolomiti UNESCO”.
La lettera a firma del Presidente della Fondazione Mario Tonina è stata sottoposta all'attenzione non solo dei Ministri, ma anche di Senatori e Deputati dei territori coinvolti dal riconoscimento, affinché si facciano portavoce della richiesta di un maggior coinvolgimento della Fondazione Dolomiti UNESCO nelle sedi più opportune. Conclude il Presidente Tonina: “Nella certezza che l’utilizzo dello straordinario scenario delle Dolomiti Patrimonio Mondiale avverrà nel pieno rispetto della tutela dei valori paesaggistici e naturalistici che l'UNESCO ci ha riconosciuto, la Fondazione Dolomiti UNESCO dichiara fin d’ora la disponibilità ad ogni approfondimento, al fine di meglio evidenziare il ruolo, l’esperienza, i compiti e la missione della Fondazione rispetto ai territori dolomitici che saranno interessati dagli eventi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026”.
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