Ad aprire la cerimonia oggi alla Campana dei Caduti di Rovereto è stato il Minicoro di Rovereto, quindi il reggente della Fondazione, Alberto Robol ha ricordato come con questa iniziativa dal titolo “Dalla città all’Onu costruire la Pace”, rappresenti il primo appuntamento dell’anno per celebrare le Nazioni Unite di cui ricorre il 75° anniversario, istituzione che più di tutte favorisce la cultura di pace. Il reggente, che ha presentato al diplomatico Onu il luogo simbolico del Colle di Miravalle, ha parlato della Campana dei Caduti come “giardino dell’anima”, spiegando come la Fondazione abbia sempre lavorato per la promuovere la pace con tante iniziative diverse rivolte anche al mondo scolastico. Fra i presenti anche il coordinatore provinciale di Ipsia del Trentino e altre autorità locali e provinciali.
Il diplomatico Onu, che ha attraversato 21 conflitti per 47 anni di servizio, ha spiegato come il suo dovere sia quello di compartecipare gli episodi di cui è stato protagonista. In questo senso ha ripercorso le trattative per la pace in Siria nell’estate di tre anni fa, spiegando come nel corso della storia ci siano dei “momenti magici dove va colta al volo l’opportunità della pace e se viene colta cambia la storia”.
In chiusura il suono di “Maria Dolens” e la consegna del premio al rappresentante delle Nazioni Unite, uno fra i grandi personaggi contemporanei che hanno lavorato sia nelle istituzioni governative che non governative per la pace nel mondo. Premio che Staffan De Mistura ha voluto dedicare al "popolo cinese", perché sta combattendo con dignità "una guerra contro un nemico insidioso".
L’iniziativa, che ieri a Trento ha visto altri momenti istituzionali fra cui l’incontro del diplomatico Onu con i giovani del Trentino, era promossa dai Comuni di Trento e di Rovereto insieme alla Cooperazione trentina, alla Fondazione Opera Campana e a Ipsia del Trentino.
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