Franco Marzatico ha definito Dante "un enorme, grandissimo influencer: la nostra cultura e immaginazione sono intrise delle raffigurazioni dantesche, delle immagini del viaggio nell'aldilà: quello che ci trasmette Dante è qualcosa di fondante della nostra cultura, ma lo è anche per le dinamiche identitarie del trentino; il gruppo scultoreo è un emblema delle radici antiche che rivendicavano l'italianità di questo territorio". Marzatico ha ricordato alcuni aneddoti legati alla realizzazione del monumento al poeta, fra cui il finanziamento legato alla vendita della traduzione della tavola clesiana.
Kaisermann, dicendosi a nome dell'associazione onorato di prendere parte alla sinergia di rete che ha consentito la realizzazione dell'iniziativa, ha ricordato che il volto di Dante raffigurato nella statua che sormorta il monumento, appare in una espressione che vuole rendere lo stupore e la curiosità dell'incontro del poeta con Sordello da Goito e ha ripercorso le tappe che si conclusero con l'evento di inaugurazione della scultura, 125 anni fa, con un grande concorso popolare, grazie ad alcuni mecenati e alla forte volontà di Guglielmo Ranzi di portare a termine un'azione di rivendicazione culturale non semplice, a causa della contrarietà del governo austro-ungarico.
Il capo Ufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti, moderatore dell'evento, ha poi mostrato alcuni storici scatti legati al monumento che i visitatori potranno ritrovare nella mostra virtuale che sarà ospitata sul portale dell’Ufficio stampa da domani, 30 giugno. La mostra, come ha illustrato Malatesta, presenta una selezione commentata di 60 fotografie, in tre gallerie intese a mettere in luce, di volta in volta, aspetti legati alla ‘traduzione’ visiva delle terzine dantesche nei bronzi di Zocchi, ai risvolti ideologici associati alla commissione, alla successiva fortuna del monumento e all’ulteriore elaborazione dell’opera e del dettato dantesco fornita attraverso il medium fotografico. "La foto è un oggetto culturale complesso, che ha natura di un prodotto altamente intenzionale e soggettivo. Nell’intento documentario c’è quindi anche una costruzione di senso: la scelta delle foto ci riporta alle origini del monumento e alle ambizioni dello sculture, al simbolo dell’italianità del Trentino in terra d’Austria", ha detto ancora Malatesta.
Grazie alle ricche collezioni dell’Archivio fotografico storico provinciale, sarà possibile apprezzare il diverso interesse che mosse, nel tempo, fotografi e stabilimenti come l’atelier Unterveger, Sergio Perdomi, i fratelli Pedrotti, Rodolfo Rensi e soprattutto Flavio Faganello (1933-2005), straordinario narratore per immagini del secondo Novecento trentino, capace di cogliere il gruppo scultoreo nella sua dimensione storico-artistica, ma anche di rinnovarne l’immagine, con la consueta ironia, nel contesto della quotidianità e della vita cittadina. Agli “sguardi contemporanei” dei fotografi rappresentati nella fototeca dell’Ufficio stampa si aggiungono infine alcune riprese gentilmente messe a disposizione da Gianni Zotta.
Tutte le fotografie dell’Archivio fotografico storico saranno concesse con licenza aperta, in accordo con il preciso impegno per la diffusione della cultura della scienza aperta e dell’Open Access al patrimonio culturale recentemente assunto dalla Soprintendenza per i beni culturali con la revisione delle disposizioni di accesso all’Archivio. L’iniziativa si inserisce nella cornice di un articolato percorso di celebrazioni dantesche organizzato nel capoluogo trentino in collaborazione con Comune di Trento, Associazione Castelli del Trentino, Fondazione Museo storico del Trentino e Poste Italiane, che per l’occasione ha predisposto un annullo filatelico speciale.
Il programma prenderà il via nel pomeriggio di domani, mercoledì 30 giugno, con un insolito vernissage che si svolgerà, in presenza, al punto di incontro allestito in piazza Dante sotto il portico di Palazzo della Regione. Dalle 17.00 alle 19.00, come ha ricordato Daidone, tutti gli interessati e appassionati di filatelia potranno ricevere l’annullo sulle cartoline della manifestazione. Alle 18.00 è prevista inoltre una presentazione al pubblico della mostra e del progetto. Interverranno il Soprintendente Franco Marzatico, l’Assessora alla cultura del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli, il Direttore dell’Ufficio per i beni storico-artistici Luca Gabrielli, il Direttore della Filiale di Trento di Poste Italiane Livio Rado e la referente regionale per la filatelia Patrizia Daidone. La cerimonia si concluderà ai piedi del monumento, illustrato a cura di Lia Camerlengo, Katia Malatesta ed Emanuela Rollandini, Soprintendenza per i beni culturali.
Nei mesi di luglio e agosto, alla pubblicazione di approfondimenti online si aggiungeranno altri eventi in presenza nell’ambito della rassegna estiva “Trento aperta” promossa dal Comune di Trento. La serie degli otto appuntamenti, che si terranno sempre di mercoledì, avrà inizio nel mese di luglio con quattro proposte a cura della Fondazione Museo storico del Trentino, alle quali seguiranno altrettanti mercoledì curati dalla Soprintendenza in agosto, con percorsi guidati, conversazioni e due repliche di una pièce teatrale composta per l’occasione; da segnalare, inoltre, la collaborazione di fotografi professionisti e fotoamatori che potranno a loro volta lasciare la propria impronta nella storia dei “commenti fotografici” al monumento.
Questo il link della mostra virtuale: https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Obiettivo-Dante
Allegato: scheda con gli appuntamenti del mese di agosto