"La riprogrammazione delle opere pubbliche cui oggi la Giunta ha dato il via libera – sottolinea il presidente Ugo Rossi - ha l'obiettivo di reagire energicamente alla recessione per immettere sul mercato liquidità immediata. La direzione è quella di continuare a "fare". Certo, a fronte della consistente contrazione delle risorse, ora più che mai è necessario scegliere bene "cosa fare". Per questo abbiamo rivisto le politiche di investimento pubblico, compatibilmente con la dimensione degli stanziamenti di bilancio. E la riprogrammazione delle opere pubbliche rappresenta una delle principali linee di intervento di questa legislatura. Lo sviluppo del sistema provinciale passa per la qualità del territorio e dell'ambiente, cui è legata la nostra identità, e allo stesso tempo nell'assicurare l'efficienza e la funzionalità delle infrastrutture".
C'è un'altra importante indicazione, che chiama alla responsabilità di Comunità e Comuni: ed è quella di poter rinegoziare le opere oggi non prioritarie in una logica di urgenza, sobrietà e sovracomunalitá. Per questo, nelle prossime settimane, gli assessori alla coesione territoriale, Carlo Daldoss e alle infrastrutture, Mauro Gilmozzi, avvieranno un serrato confronto con le amministrazioni locali. E' da questo confronto, ad esempio, che si potrà decidere anche come impiegare gli oltre 21 milioni di euro (21.891.695,12) che erano destinati a quattro interventi che sono stati invece revocati nella riprogrammazione di Comunità e Comuni: il Centro polifunzionale della valle di Cembra; il potenziamento dell'acquedotto di Rovereto; l'impianto natatorio intercomunale di Mezzolombardo e il completamento della interconnessione tra gli acquedotti di Trento e Rovereto.
"Le scelte fatte - ribadisce l'assessore Carlo Daldoss - rispetto agli investimenti di Comunità e Comuni sono ispirate a dei criteri ben precisi di priorità: politiche sociali, servizi pubblici essenziali, sviluppo del territorio, viabilità urgente. In questo contesto va anche detto chiaramente che noi vogliamo utilizzare gli oltre 110 milioni di euro di interventi oggi sottoposti a potenziale verifica. Vogliamo farlo in una logica più ampia poiché comprendono opere che si possono rivedere in una ottica sovracomunale ed ispirandosi a criteri di sobrietà e di necessità".
Mentre l'assessore Mauro Gilmozzi ricorda l'importanza della costituzione - prevista con l'articolo 17 della legge provinciale 22 aprile 2014, n. 1 - del Fondo per la realizzazione di opere pubbliche, utilizzabile nel caso in cui le risorse accantonate non vengano richieste per assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica nazionale. Si tratta di ulteriori risorse destinate ai Comuni per far sì che opere pubbliche non comprese nell'attuale programmazione possano trovare finanziamento.
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